Tour, Houle vince per il fratello: “Soffro da 10 anni”

Houle alza il braccio in segno di vittoria, prima del traguardo. (ANSA)

ROMA. – Era dal 1988, quando ci riuscì Steve Bauer, che un canadese non vinceva una tappa al Tour de France. Oggi ce l’ha fatta Hugo Houle, corridore della Israel Premier Tech con una storia particolare alle spalle. In carriera aveva vinto solo due volte, nella prova a cronometro dei campionati nazionali, ma il suo primo successo fuori dai confini patri ha un sapore molto particolare.

</div
Di sicuro è stata una vittoria di grande impatto emotivo per tutta la carovana, e per il Canada e la Israel Premier Tech avrebbe potuto essere anche doppietta se Michael Woods non si fosse fatto raggiungere, e poi battere allo sprint, dal francese Valentin Madouas. Ma il team ciclistico israeliano primeggia anche fuori dalle vicende agonistiche, in quanto fautore di un progetto che darà vita ad infrastrutture in Africa che permetteranno a 120mila giovani tra 6 e i 18 anni di correre in bici e avere un'istruzione.

E i primi della classe? Anche oggi Vingegaard e Pogacar si sono marcati a vicenda in attesa di darsi battaglia sui sui Pirenei, piazzandosi rispettivamente 15/o e 16/o nella tappa, a 5'54" da Houle. Domani li attende una frazione breve (129,7 km) ma con tanto dislivello e un arrivo a quota 1.580. Ma già in precedenza, sulle altre salite presenti lungo il percorso, si potrebbe scatenare la lotta: può essere una giornata decisiva.

Lascia un commento