Sánchez avvicina i partner di governo, che ora gli chiedono più tasse ai ceti alti

Pedro Sànchez

MADRID — Dopo settimane segnate dalle tensioni interne, ora gli alleati di Pedro Sánchez si dicono “soddisfatti” dai suoi ultimi annunci di misure anti-inflazione. Adesso, però, Unidas Podemos gli chiede di spingere ulteriormente sull’acceleratore delle riforme fiscali, aumentando l’IRPEF sui redditi mensili superiori a 10.000 euro. Perché, sostengono, “la maggioranza progressista è l’unica che permette a questo Paese di avanzare”.

Intanto, il leader dell’opposizione Alberto Feijóo avverte del processo di “podemizzazione” del premier. Mentre alcuni dei gruppo baschi e catalani spesso parecchio influenti sugli equilibri di maggioranza esprimono dubbi su possibili “invasioni di competenza” delle regioni o scarso interesse per problemi territoriali.

È questo quanto emerge dalle principali cronache dei media spagnoli sulla seconda giornata del ‘dibattito sullo stato della Nazione’, andato in scena in giornata al Congresso dei deputati. Sette anni dopo l’ultima volta, l’atteso appuntamento politico ha permesso ai gruppi rappresentati di proporre un diagnostico e possibili risoluzioni per dare indicazioni al governo sulla rotta da seguire in futuro.

Dopo gli interventi di tutti i portavoce e le repliche di Sánchez, le proposte di risoluzione, presentate in giornata, saranno votate domani.

Come sottolinea la radio Cadena Ser, proprio da queste proposte di risoluzione emergono indicazioni politiche significative: i socialisti hanno evitato di porre l’accento sull’aumento delle spese militari, punto di tensione con Unidas Podemos. Mentre questi ultimi hanno chiesto a Sánchez di andare oltre le imposte straordinarie ai profitti extra di grandi società annunciate ieri, ampliando le misure fiscali per rendere “equo” lo sforzo per sostenere l’impatto dell’altissima inflazione (confermata al 10,2% a giugno).

La reazione dei popolari al contropiede economico del premier è stata di sconcerto, anche se meno incisiva di altre volte, secondo le opinioni di diversi analisti intervenuti in dibattiti mediatici. “La podemizzazione del presidente è stata totale, ha copiato tutte le proposte a Podemos”, ha affermato stamattina Feijóo — che ieri ha assistito al dibattito in Aula senza però poter intervenire non essendo diputato —, intervenenendo su radio Onda Cero. Il leader dell’opposizione, che da settimane critica duramente la politica economica del governo per far fronte all’inflazione, oggi ha insistito su uno dei concetti già espressi: quello cioè secondo cui Sánchez e i suoi starebbero “improvvisando” continuamente.

Al termine del dibattito, Sánchez è stato chiamato dalla presidente del Congresso Meritxell Batet per un intervento finale. “Grazie per il tono mantenuto in questo dibattito, un dibattito importante per il Paese”, ha detto il primo ministro. “Finalmente abbiamo potuto recuperare la normalità parlamentare”.

Domani, i deputati sono attesi da una giornata intensa, nel corso della quale si prevedono anche le votazioni sul decreto anti-crisi lanciato dal governo a fine giugno, sulla riforma del Csm proposta dal PSOE e sulla discussa Legge della memoria democratica.

Redazione Madrid

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