Cremona e Padova al top Ue per inquinamento dell’aria

Via Umberto I a Padova.
Via Umberto I a Padova. (ANSA)

BRUXELLES. – Nel 2021 Cremona e Padova, insieme alla città polacca di Nowy Sacz, sono stati gli unici tre centri urbani in Europa ad aver superato la soglia limite annuale dell’Ue per l’inquinamento da particolato fine (PM2,5) in atmosfera.

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Genova e Salerno si trovano nel gruppo delle sufficienze, poco inferiori a 10 microgrammi al metro cubo. Le grandi città del centro sud come Roma, Napoli e Palermo si piazzano nella fascia della mediocrità. Tutti gli agglomerati della Pianura Padana sono classificati nel raggruppamento dei centri con aria di qualità scarsa.

Insieme ai nuovi dati sulla qualità dell'aria nelle città, Aea ha anche pubblicato la relazione annuale sull'inventario delle emissioni dell'Ue 1990-2020, che mostra una continua, anche se con recente rallentamento, tendenza al ribasso delle emissioni dal 1990 al 2020 di sei inquinanti atmosferici: monossido di carbonio, ammoniaca, ossidi di azoto, composti organici volatili non metanici, ossidi di zolfo e particolato.

Particolarmente difficili da ridurre sono le emissioni di ammoniaca, provenienti dagli allevamenti, che hanno mostrato il calo minore dal 1990, e restano concentrate in Francia, Germania, Italia e Spagna (57% del totale Ue). Buona parte dei Paesi Ue ha raggiunto i target al 2020. Ma da quell'anno sono entrati in vigore obiettivi nazionali più stringenti in materia di emissioni al 2030 e secondo le rilevazioni Aea la strada è in salita praticamente per ogni stato membro.

Tutti, ad eccezione del Belgio e dell'Estonia, devono ridurre le emissioni di almeno un inquinante per rispettare i propri impegni per il 2030. Raggiungere quei target, ricorda l'Agenzia in una nota, potrebbe ridurre del 55% il numero di morti premature causate dall'inquinamento atmosferico e del 25% i danni agli ecosistemi dell'Ue, dove l'inquinamento atmosférico minaccia la biodiversità.

(di Angelo Di Mambro/ANSA).

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