Vento e nubifragi mandano via Caronte, si contano i danni

Maltempo. Passanti minacciati dalle onde che si infrangono a riva, spinte dal forte vento di bora, che soffia sulla laguna a nord di Venezia, causando disagi sopratutto sul fronte laguna delle Fondamente Nuove.
Passanti minacciati dalle onde che si infrangono a riva, spinte dal forte vento di bora, che soffia sulla laguna a nord di Venezia, causando disagi sopratutto sul fronte laguna delle Fondamente Nuove. ANSA/ANDREA MEROLA

ROMA. – Temporali, vento, grandine, tettoie divelte, centinaia di richieste di soccorso ai vigili del fuoco, barche soccorse, 1500 fulmini solo in Toscana: il maltempo, in queste ultime ore, ha presentato il proprio volto peggiore, allontanando sì Caronte, il torrido anticiclone africano che da settimane domina in mezza Europa ma causando forti danni alle città e ancor più all’agricoltura.

Solo a Roma sono stati oltre 150 gli interventi effettuati dalle squadre dei vigili del fuoco per danni dovuti alle piogge ed al vento: alberi e rami pericolanti, rimozione di cornicioni o tegole, verifiche di insegne, pali cadenti, soprattutto ai Castelli Romani, nel quadrante sud della Capitale, nella zona di Guidonia e nella parte nord del litorale.

Al maltempo, che devasta le campagne si aggiungono anche gli effetti della guerra in Ucraina: gli aumenti di mangimi ed energia scatenati dal conflitto costano fino a 100mila euro agli allevamenti italiani, colpiti anche dalla siccità che brucia i foraggi nei campi per l’alimentazione degli animali.

Nel contempo, nonostante gli eventi meteo anche violenti, continua l’espansione dell’emergenza idrica verso il Sud Italia. L’Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche segnala il fatto che in Campania la siccità aggredisce il bacino idrografico dei fiumi Liri-Garigliano e Volturno. Ambientalmente drammatica è la situazione nel Lazio, dove tutti i corsi d’acqua hanno portate in ulteriore calo e il lago di Bracciano è 31 centimetri in meno sul 2021, alla soglia limite per la captazione dell’acqua. Ad eccezione del Maggiore, al Nord crollano i livelli dei Grandi Laghi, tutti abbondantemente sotto media.

In Valle d’Aosta, le recenti piogge non bastano a fare uscire la regione da uno stato di siccità estrema e permane una situazione “a macchia di leopardo” in Piemonte: nella regione decrescono le portate del fiume Po, che invece hanno timidi segnali di ripresa nel tratto fra Lombardia ed Emilia Romagna; in Lombardia le riserve idriche restano inferiori di oltre il 61% alla media storica.

“La siccità sta diventando progressivamente più intensa, prolungata, ricorrente e diffusa: nell’ultimo decennio si contano tre eventi siccitosi maggiori, comprendendo anche quello attuale, particolarmente incisivo nell’area Nord occidentale, mentre dal secondo Dopoguerra alla fine degli anni Ottanta non ve ne è stato nessuno”, segnala l’Istat nel suo Rapporto annuale.

C’è chi, come il senatore Udc Antonio De Poli, chiede di ridefinire le priorità del Pnrr e dirottare le risorse europee per fronteggiare l’emergenza idrica. Nella seduta di mercoledì 13 luglio a Montecitorio, a nome del Governo, ci sarà una informativa urgente del ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, sulle iniziative in relazione all’emergenza siccità.

Sul fronte del maltempo, l’avviso della Protezione civile prevede, dal pomeriggio di oggi, venti forti dai quadranti settentrionali, con raffiche di burrasca, sulla Campania, in estensione anche a Calabria e Sicilia e la persistenza di venti da forti a burrasca dai quadranti settentrionali su Molise, Puglia e Basilicata, con raffiche fino a burrasca forte sulla Puglia e possibili mareggiate lungo le coste. Stamane, a causa del maltempo, sono rimasti bloccati in porto a Termoli i traghetti per le Isole Tremiti (Foggia): il mare mosso ha impedito le corse della motonave “Isola di Capraria” e del “Tremiti Jet” verso le Diomedee.

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