Letta, appello stabilità e coesione per affrontare il 2022

Il segretario del Pd Enrico Letta durante la Direzione Nazionale del partito.
Il segretario del Pd Enrico Letta durante la Direzione Nazionale del partito. (Frame video partitodemocratico.it)

ROMA. – Stabilità e coesione per affrontare la seconda metà del 2022 che si preannuncia particolarmente complessa. La giornata del segretario del Pd Enrico Letta ha fugato ancora una volta i dubbi su quale tra i partiti della maggioranza sia quello maggiormente impegnato a garantire continuità al governo.

“Io sono per fare, per quanto ci riguarda, un appello alla stabilità e un appello al fatto che il nostro Paese in questo momento ha bisogno di un governo solido, stabile e con una maggioranza coesa che riesca a trovare le intese che sono necessarie”, ha detto Letta rispondendo ai giornalisti a Bisceglie, a margine di Digithon, che gli chiedevano se il governo fosse a rischio.

La recessione, il Pnrr, il caro bollette, le piccole e medie imprese in difficoltà, il ritorno della pandemia sono gli ostacoli incombenti che il segretario del Pd segnala come quelli a cui dare risposte con maggiore tempestività e decisione (“noi siamo lì per fare questo”) e per farlo “c’è bisogno di un governo che lavori e di una maggioranza che lo aiuti”.

Un appello a tutte le forze che sostengono il governo Draghi – che “deve continuare con forza e determinazione” – compreso il Movimento 5 Stelle, l’altra gamba del campo largo che in questi giorni è attraversata da potenti fibrillazioni che mettono in discussione una possibile permanenza al Governo.

E d’altronde lo stesso leader Giuseppe Conte ha confessato in un’intervista al Fatto Quotidiano che la comunità pentastellata “sta con un piede fuori dal governo”. Da parte di Letta non sono mancati i riferimenti diretti al Movimento.

Prima da Napoli, dove si è recato per ricordare Guglielmo Epifani a un anno dalla scomparsa, rassicurando sulla tenuta dell’intesa: “Noi in questo momento siamo impegnati dentro a una maggioranza di governo che è composita, con alleati più vicini, con alleati con i quali stiamo governando insieme. Con il Movimento 5 Stelle continua un percorso di discussione sulle cose da fare”.

Poi dalla Puglia dove l’ex presidente del Consiglio avverte: “Se i 5 stelle dovessero dire addio ci porremo il problema se fare un Draghi bis o un nuovo Governo”.

(di Flavio Russo/ANSA)

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