Sánchez e Aragonès programmano un incontro per il 15 luglio

Pedro Sánchez y Pere Aragonès

MADRID — Un incontro bilaterale Sánchez-Aragonès a La Moncloa in programma per il 15 luglio e un accordo scritto per favorire “dialogo e negoziati” sul futuro della Catalogna. Sono queste le due novità principali emerse oggi dopo un incontro tra il ministro della Presidenza spagnolo Félix Bolaños e l’assessora alla Presidenza catalana Laura Vilagrà. “Entrambi i governi si impegnano a evitare il ricorso alla via giudiziaria per risolvere il conflitto politico, dato che aumenta la polarizzazione delle posizioni e rende difficile trovare soluzioni”, si legge nel testo dell’intesa.

La riunione tenutasi oggi ha fatto seguito a una avvenuta un paio di settimane fa, con gli stessi interlocutori, dopo settimane di stallo in seguito allo scoppio del ‘caso Pegasus’, la presunta operazione di spionaggio a indipendentisti che mise sul piede di guerra con Madrid i secessionisti (che controllanno il governo catalano).

Dopo quel primo incontro tra Bolaños e Vilagrà, le due parti si erano dette pronte a scongelare il faccia a faccia tra il premier e il leader catalano su cui entrambi si erano detti d’accordo tempo prima (ma che poi non ha sinora avuto luogo) per affrontare la crisi politica in corso, senza però che venisse stabilita una data.

Un passo che è stato invece effettuato oggi. “Oggi riprendiamo la via del dialogo che abbiamo reclamato con così tanta insistenza”, ha affermato Bolaños dopo la riunione, avvenuta a Barcellona. “È l’unica via per superare le difficoltà che possano sorgere”, ha aggiunto. “Dopo la crisi di Pegasus, per noi era imprescindibile un documento che contenesse garanzie e condizioni per riprendere la via dei negoziati”, ha detto da parte sua Vilagrà. “È un primo passo che emerge da questo processo”, ha aggiunto.

L’ultimo bilaterale ufficiale tra Pedro Sánchez e Pere Aragonès, che fa parte del partito indipendentista moderato Esquerra Republicana, è avvenuto a settembre 2021, ricorda l’agenzia di stampa Efe.

Il testo dell’accordo scritto firmato dalle due parti, oltre a contenere l’impegno a non utilizzare i tribunali per risolvere il “conflitto politico” e a “garantire sicurezza giuridica”, sostiene la necessità di “scommettere sulla via politica”, “favorendo un buon clima per i negoziati sulle proposte”. Le due parti si impegnano anche ad “approvare misure concrete”.

L’accordo prevede inoltre che i due governi si riuniscano almeno due volte prima della fine del 2022 e che questi e successivi incontri si tengano in modo alternato a Madrid e a Barcellona.

Redazione Madrid

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