Borse respirano, spread sotto 190 con l’impegno Bce

La borsa di Francoforte. (ANSA)

ROMA.  – Lo spread scende sotto 190, segno che l’impegno della Bce per uno scudo sui Btp comincia a convincere.

E anche le Borse tornano a respirare, nonostante la Fed ribadisca l’assoluta priorità del combattere l’inflazione a suon di aumenti dei tassi, e la Bce fronteggi aumenti dei prezzi diffusi a ogni settore economico.

Dalla banca centrale americana arrivano messaggi di risolutezza, nel dare priorità alla lotta all’inflazione, che fino a ieri facevano sprofondare gli indici di Borsa. La Federal Reserve è “totalmente concentrata” su quell’obiettivo, dice il presidente della Banca Centrale Usa, Jerome Powell.

L’impegno è  “senza riserve”, rincara la dose un rapporto semestrale della Fed. Ma la Borsa di New York rifiata dopo settimane di correzioni violente: +0,15% per lo S&P 500, come a riflettere un nuovo equilibrio una volta digerita la maxi-stretta in arrivo e la frenata dell’economia, testimoniata oggi da una produzione industriale a maggio cresciuta la metà dell’atteso (0,2%).

Anche alla Bce gli argomenti dei falchi vengono corroborati da uno ‘spaccato’ dell’inflazione record di maggio (8,1%): quella “core” al netto di energia e alimentari vola al 4,4%, quella supercore, che tiene conto della componente di domanda, è saldamente oltre il 4%. Non è più un’inflazione solo da oferta causata dalla deflagrazione dei prezzi energetici ed è motivo per Klaas Knot, della Banca d’Olanda, per invocare più aumenti da mezzo punto nei prossimi mesi.

Eppure il panico dei giorni scorsi sembra, almeno per ora, sopito: lo spread Btp-Bund scende sotto 190 per chiudere la giornata a 192, dove non si trovava da fine maggio, mentre il Btp decennale scende di ben 17 centesimi al 3,56%, lontano dal livello di guardia oltre il 4% di martedì scorso. La Borsa di Milano chiude a +0,29%, Francoforte a +0,65%, Parigi a -0,06%.

Il consiglio d’emergenza della Bce, e l’impegno deciso preso dalla presidente Christine Lagarde all’Eurogruppo ieri, rassicurano che l’aumento dei tassi Bce avverrà fronteggiando il rischio-frammentazione.

Le parole di ieri del Governatore di Bankitalia Ignazio Visco, secondo cui lo spread dovrebbe essere sotto 150 in base ai fondamentali, e l’allarme scattato alla Bce col Btp al 4% fanno pensare a un ‘target’ implicito (non verrà rivelato ufficialmente) che si darà la Bce nel mettere a punto il suo scudo in vista del Consiglio del 21 luglio.

É uno degli elementi che si stanno negoziando, assieme alle condizioni per i Paesi beneficiari dello scudo che saranno più ‘soft’ rispetto al passato.

Così come il fatto che gli acquisti dei loro bond saranno sterilizzati per non contraddire l’atteggiamento monetario complessivamente restrittivo: forse rivendendo bond a “tripla A” come quelli tedeschi. Ulteriore calmiere per lo spread, anche se resta un nodo: la validazione del nuovo scudo di fronte a possibili impugnative legali.

(di Domenico Conti/ANSA).

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