Francia al voto, Macron a caccia della maggioranza

Il presidente francese Emmanuel Macron. ANSA.

PARIGI. – Battaglia all’ultimo voto in Francia tra la coalizione di Emmanuel Macron (Ensemble!) e la gauche riunita intorno a Jean-Luc Mélenchon (Nupes, Nouvelle Union populaire Economique et  Sociale), in vista dei ballottaggi nelle elezioni legislative di domenica.

Appena rientrato dall’Ucraina, il presidente più giovane della storia di Francia ha lanciato oggi un nuovo accorato appello all’unità del Paese, per una Francia “veramente europea”, con una maggioranza  “forte e chiara”, in grado di rispondere alle sfide del millennio.

Per la prima volta, Macron rischia di perdere la maggioranza assoluta all’Assemblea Nazionale che gli ha permesso di governare solidamente il Paese durante il precedente quinquennato. Durante la missione nell’est Europa, conclusasi ieri con la visita da Zelensky a Kiev, Macron è stato bersagliato dalle critiche delle opposizioni che lo accusano di essersi allontanato dal Paese tra i due turni delle legislative ed essere andato in Ucraina per motivi prettamente elettorali.

“Considera che le elezioni legislative siano una formalità”, ha attaccato ancora oggi Mélenchon, che adesso sogna di strappargli la maggioranza in parlamento e diventare primo ministro in una sorta di nuova coabitazione tra gauche e centristi.

Il tribuno della France Insoumise (LFI) che è riuscito nella scommessa di riunire la sinistra in vista del voto – aderiscono alla Nupes oltre a LFI, il Partito socialista, Europe-Ecologie les Verts e i comunisti – ha messo in guardia dai rischi di “disordine” se i connazionali non si esprimeranno in modo netto domenica. Macron ha detto invece di essere rientrato dall’Ucraina “concentrato e segnato” da ciò che ha visto. Intervistato da BFM-TV sul treno che lo riportava da Kiev alla Polonia prima di decollare a bordo di un volo per Parigi, ha espresso la necessità di avere “una Francia veramente europea” per far fronte alle crisi come la guerra di Vladimir Putin.

“Bisogna far progredire l’Europa, come abbiamo fatto in questi ultimi anni, per essere più forti in materia di difesa, di politica estera, ma anche di energia, d’industria”, ha avvertito il presidente. Da parte sua, la premier Elisabeth Borne ha invitato i connazionali a dare a  Macron una “maggioranza solida”.

Secondo un ultimo sondaggio realizzato dall’istituto Ipsos per Radio France e France Télévisions, la coalizione macronista arriverebbe prima con una forchetta di 265-305 deputati, senza la certezza, dunque, di ottenere la maggioranza assoluta di 289 seggi. Secondo lo studio, l’Unione della gauche guidata da Mélenchon otterrebbe invece tra i 140 e i 180 deputati. Républicains ed alleati centristi (Udi) potrebbero raccoglierne tra 60 e 80. E questa volta, il Rassemblement National di Marine

Le Pen sembra in buona posizione per poter costituire un grupo parlamentare all’Assembla Nazionale, per cui sono necessari almeno 15 parlamentari. Per l’alleata di Matteo Salvini Ipsos prevede minimo 20 seggi. Secondo il sondaggio, Le Pen non potrà però averne più di cinquanta, ben al di sotto del suo obiettivo di cento deputati espresso ultimamente.

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