Autonomi, fasce ritoccate e modifiche dell’accesso agli assegni di disoccupazione

Il ministro José Luis Escrivá

MADRID — Fasce contributive ritoccate a seconda delle entrate e rivedibili più volte in un anno, nuove formule per ottenere sussidi di disoccupazione e spese generiche scaricabili: sono alcune delle novità incluse nell’ultima proposta che il governo spagnolo ha preparato per riformare il sistema di versamento dei contributi da parte dei lavoratori autonomi. È quanto messo in luce  dall’associazione del settore UPTA.

La revisione dei meccanismi contributivi delle partite IVA è un aspetto su cui il ministro della Previdenza Sociale José Luis Escrivá lavora da mesi, non senza che attorno alla questione si sia generato un acceso dibattito. L’obiettivo principale del governo sarebbe quello di rendere i contributi che deve versare ogni lavoro autonomo proporzionali ai guadagni “reali”:

In questa linea, secondo quanto riporta la radio Cadena Ser, si inserisce l’idea che la quota da versare mensilmente possa essere scelta dal lavoratore e modificata fino a sei volte in un anno a seconda di quanto abbia guadagnato. Il meccanismo, aggiunge la stessa emittente, potrebbe prevedere anche correzioni automatiche nel caso in cui, a fine anno, il lavoratore abbia versato più o meno di quanto sarebbe proporzionale in base alle entrate.

Un’altra novità sarebbe l’inserimento di una percentuale massima di spese generiche scaricabili (ossia senza necessità di giustificazione esaustiva), fissata al 7%. Inoltre, verrebbero stabilite quattro possibilità per accedere a sussidi di disoccupazione: liquidazione ordinaria dell’attività, chiusura per motivi straordinari, chiusura del settore o interruzione parziale dell’attività.

Da parte sua, il presidente dell’associazione settoriale UPTA, Eduardo Abad, ha condiviso su Twitter una tabella con le nuove fasce contributive elaborata (come proposta) dal ministero: si va da un minimo di 245 euro per chi guardagna meno di 670 euro netti al mese a un massimo di 565 euro per chi ha entrate mensili superiori ai 4.050. Le fasce intermedie, in particolare quelle di chi guadagna tra i 900 euro e i 1.850 euro netti sarebbero abbinate a quote modulate, che possono andare dai 270 euro della forbice inferiore ai 370 di quella superiore.

“Stiamo lavorando per migliorare le condizioni degli autonomi con minori entrate senza che perdano protezione sociale”, ha affermato Abad.

Può osservare qui la tabella con le proposte del ministero:

Redazione Madrid 

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