Arrivato in Spagna mais ucraino trasportato su una rotta alternativa

MADRID — Un viaggio di centinaia di chilometri via terra fino al porto polacco di  Świnoujście. Poi, da lì, in mare a bordo della nave Alppila fino al porto di La Coruña, con in mezzo tappa a Brunsbüttel (Germania). È il tragitto di un carico da 18.000 tonnellate di mais proveniente dall’Ucraina, conclusosi stamattina e realizzato dopo che, negli ultimi giorni, hanno iniziato a essere attivate rotte alternative per evitare il blocco navale russo messo in atto nei pressi dei porti ucraini sul Mar Nero.

Come spiegato in una nota ufficiale dell’Autorità Portuaria locale, La Coruña è stata la prima città della costa settentrionale spagnola a ricevere cereale ucraino trasportato attraverso la rotta baltica recentemente aperta a tal scopo. Il mais giunto in Galizia è destinato a uso animale e, dopo le operazioni di scarico programmate tra oggi e domani, sarà distribuito a “fabbriche che producono mangimi”.

Il presidente dell’Autorità Portuaria di La Coruña, Martín Fernández Prado, ha sottolineato che la buona riuscita dell’operazione costituisce una notizia positiva sia per l’Ucraina, che ha bisogno di incassare pagamenti dall’estero mentre continua a fronteggiare l’attacco russo sul terreno, sia per la Spagna, colpita, come il resto d’Europa dall’aumento dei prezzi di molti prodotti. “Abbiamo visto cosa sta succedendo con l’inflazione”, ha affermato Fernández Prado, “lo notiamo tutti i giorni quando facciamo la spesa”.

Come sottolineato nella nota dell’Autorità Portuaria, oggi è inoltre approdata a La Coruña un’altra grande nave da trasporto con un carico di 48.000 tonnellate di grano provenienti dal Brasile. Si tratta, precisa il comunicato, della prima operazione di questo tipo con coinvolgimento del Paese sudamericano, de è avvenuta dopo che l’Unione Europea ha dato l’ok all’apertura di rotte di questo tipo con l’America Latina proprio per trovare alternative dopo che è iniziata la “crisi del grano” in Ucraina.

Mentre si attende che possano sbloccarsi negoziati per ottenere da Mosca il via libera alla partenza delle navi commerciali en Mar Nero, per i quali si è proposta come mediatrice la Turchia, i corridoi terrestri via Polonia e Romania hanno l’obiettivo di far fluire almeno una parte dell’export ucraino, anche se con carichi ben inferiori a quelli dei tempi di pace. A Bruxelles, spiega l’ANSA, si punta soprattutto sulla ‘carta Romania’ utilizzando la regione del Delta del Danubio, che confina con il distretto di Odessa, per fare uscire il grano dall’Ucraina usando i canali navigabili.

Redazione Madrid

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