Abusivo sfratta profughi, famiglia Ucraina in hotel

Accoglienza profughi Ucraini da parte della Protezione civile in Stazione Centrale, Milano
Accoglienza profughi Ucraini da parte della Protezione civile in Stazione Centrale, Milano, 16 marzo 2022, ANSA / PAOLO SALMOIRAGO

MILANO. – In fuga dalla guerra, una famiglia ucraina è stata ‘sfrattata’ dalla casa al mare che un poliziotto aveva messo a sua disposizione. Ed ora madre, padre e figlio di appena cinque anni sono costretti a vivere in un albergo di Cesenatico (Forlì-Cesena) da un abusivo che da tempo occupa un garage nello stesso stabile in cui i profughi avevano trovato rifugio.

“Una storia assurda”, racconta all’ANSA l’agente, in servizio a Milano, che aveva offerto la sua seconda casa alla coppia scappata sotto le bombe col loro bambino di pochi anni. L’abusivo “è un pregiudicato socialmente pericoloso – spiega -, che vive in un garage di questa casa bifamiliare a Cesenatico. Già denunciato per stalking, a causa degli atteggiamenti persecutori e delle minacce, è passato ai fatti, mandando in ospedale il padre”.

La moglie, la 31enne Anastasiia, si è allora rivolta ai servizi sociali e al Comune, che l’ha sistemata col marito e il figlio in albergo. Ma è stato impossibile allontanare dalla casa quell’uomo, abusivo e violento. “Anche in presenza dei carabinieri – prosegue il poliziotto – ha continuato a minacciare quelle povere vittime, promettendo che si sarebbe fatto giustizia da solo, che avrebbe dato fuoco alla casa. E per dimostrare che faceva sul serio, ha rotto la tubazione del gas rendendo necessario l’intervento dei vigili del fuoco”.

I tre ucraini sono soltanto le ultime vittime di quell’uomo. “Anche altre persone che vivono nei pressi della casa – sostiene il poliziotto – subirebbero sue angherie”. Nel corso degli anni le denunce sono state diverse, così come le segnalazioni all’Ausl e alla polizia locale, ma l’abusivo ha continuato ad occupare il garage dell’edificio. E ad impedire ai tre ucraini di entrare nella casa dove avrebbero potuto ritrovare un po’ di pace.

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