Sánchez e ministri spiati, Bolaños chiamato a deporre come testimone

MADRID — Novità sul ‘caso Pegasus’ in Spagna: il ministro della Presidenza, Félix Bolaños, è stato infatti convocato a deporre in tribunale come testimone sugli attacchi hacker  — andati a buon fine o tentati — al premier Pedro Sánchez e ad altri tre esponenti del governo con il noto malware di spionaggio, nel 2021. La notizia è stata resa nota dopo che il giudice che indaga sulla vicenda ha tolto il segreto istruttorio imposto sinora sulle indagini in corso. E le reazioni politiche non si sono fatte attendere.

Bolaños — convocato per il 5 luglio alle 9 — fu l’esponente del governo che, insieme alla portavoce Isabel Rodríguez, svelò all’opinione pubblica a inizio maggio che il premier e la ministra della Difesa Margarita Robles erano stati spiati con Pegasus circa un anno prima. Rivelazioni arrivate mentre infuriavano le polemiche scatenatesi dopo che esponenti dell’indipendentismo catalano avevano a loro volto denunciato presunte azioni di spionaggio illegittime con il malware.

Successivamente, emerse che anche il ministro dell’Interno Fernando Grande-Marlaska venne sorvegliato con Pegasus, mentre verso il cellulare del titolare dell’Agricoltura Luis Planas ci fu un tentativo non riuscito.

Tutti questi attacchi avvennero a cavallo di una grave crisi diplomatica con il Marocco (dove tra l’altro Planas fu ambasciatore in passato), in seguito al clamoroso episodio migratorio di Ceuta di metà maggio 2021, quando in circa 48 ore migliaia di persone entrarono in massa irregolarmente nell’enclave.

L’opposizione ha approfittato la novità riguardante Bolaños per lanciare attacchi al governo, accusato di non aver ancora chiarito fino in fondo cosa sia successo in quanto a Pegasus. La segretaria generale del Partito Popolare Cuca Gamarra ha suggerito che il ministro della Presidenza “una qualche responsabilità deve averla avuta” se viene convocato a deporre.

In parallelo, esponenti di partiti indipendentisti sostengono che esista una “doppio metro di giudizio” a seconda di chi sia la vittima e chiedono più “trasparenza” riguardo a chi ha spiato chi e perché.

“Abbiamo sempre agito con assoluta trasparenza”, ha risposto a questi ultimi Isabel Rodríguez. “Dicono nel Partito Popolare che ci sarà un motivo se l’hanno chiamato? “Certo, lo chiamano perché è il ministro che ha denunciato pubblicamente questi fatti”, ha poi aggiunto con un mezzo sorriso.

Redazione Madrid

Lascia un commento