Più permessi a stranieri per coprire posti di lavoro vacanti: Madrid studia un nuovo piano migratorio

Ristorazione a Madrid

MADRID — Per il momento è un piano in fase di “discussione interna” sulla quale Madrid non vuole dare dettagli ufficiali. Ma che il ministro delle Migrazioni José Luis Escrivá neanche smentisce, ammettendo che se ne sta parlando. L’idea è quella di dare, in particolare, una nuova soluzione alla carenza sempre più evidente di manodopera in settori produttivi come la costruzione o la ristorazione: aumentare le categorie di stranieri con diritto a permessi di lavoro. Un’iniziativa che, scrive El País, potrebbe “rendere la vita più facile a migliaia di immigrati”.

Secondo il quotidiano iberico, il proposito è quello di ottenere una modifica del regolamento sui permessi di soggiorno, aumentanto i tipi di permessi di lavoro possibili: ad esempio, quelli per studenti o per persone che ottengono formazione in settori con necessità di nuovi lavoratori. Un altro ambito riguardo al quale si studiano novità è quello delle autorizzazioni concesse nei Paesi d’origine, già impiegate per ambiti di lavoro stagionale ma che potrebbero essere ampliati a ulteriori categorie.

Dopo le anticipazioni de El País, Escrivá ha risposto a domande in merito nel corso della presentazione di una prima riforma del regolamento sui permessi di lavoro, quella riguardante minori non accompagnati e giovani in passato soggetti a tutela. Il ministro ha spiegato di non poter dare né cifre su quante potrebbero essere le persone avvantaggiate da nuove modifiche né altri dettagli, pur confermando che se en sta discutendo “all’interno del governo”. Nella stessa conferenza stampa, Escrivá ha invece elogiato la prima parte della riforma, affermando che, nel giro di sei mesi, oltre 9.300 persone hanno ottenuto autorizzazioni.

Il ministro ha anche affermato che il governo spagnolo e quello degli Stati Uniti stanno collaborando su accordi per processi di “migrazioni circolare” riguardanti cittadini di Paesi centro-americani, ovvero principalmente per impieghi di carattere stagionali, con persone che arrivano per lavorare durante un certo periodo di tempo in Spagna.

Escrivá ha poi aggiornato le cifre sui profughi ucraini arrivati, affermando che sono stati concessi circa 115.000 permessi di soggiorno speciali a rifugiati in fuga dalla guerra. Più in generale, ha aggiunto, nelle ultime settimane la cifra di ucraini presenti nel Paese iberico si è “assestata intorno alle 120.000-130.000 persone, ma ci sono anche alcuni che entrano ed escono in modo “spontaneo e naturale”.

Intanto, proprio oggi l’Istituto Nazionale di Statistica (Ine) ha reso noto che nel 2021 la nazionalità spagnola è stata concessa a oltre 144.000 persone, un record negli ultimi cinque anni. Di questi nuovi cittadini, oltre 6.500 sono di origine venezuelana e circa 800 italiani.

Redazione Madrid

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