Merkel rompe il silenzio: “Barbara aggressione”

Il passaggio di consegne tra i due cancellieri Merkel e Scholz. (ANSA)

BERLINO. – Per la prima volta da quando ha lasciato la guida della Germania, Angela Merkel ha parlato in pubblico. Non solo: l’ex cancelliera si è anche espressa sull’invasione russa dell’Ucraina, che ha definito una “profonda cesura” nella storia d’Europa.

“La mia solidarietà va all’Ucraina invasa e attaccata dalla Russia e al sostegno del suo diritto all’autodifesa”, ha detto Merkel, che ha poi aggiunto di appoggiare tutti gli sforzi del governo tedesco, dell’Ue, degli Usa, della Nato, del G7 e delle Nazioni Unite per “fermare questa barbara guerra di aggressione da parte della Russia”.

L’ex cancelliera cristiano-democratica ha espresso la sua condanna all’invasione russa dell’Ucraina durante una serata di saluto a Berlino per il presidente del sindacato Dgb, Reiner Hoffmann, che ha lasciato la sua posizione dopo anni. Fin dall’inizio conflitto Merkel era stata chiamata in causa più volte, soprattutto da chi le chiedeva di commentare la sua passata politica estera con il Cremlino e il relativo consolidamento della grande dipendenza tedesca dal gas russo.

Se infatti lo scorso dicembre la Germania aveva salutato e celebrato Merkel con tutti gli onori, ora il giudizio sui suoi 16 anni di cancellierato è diventato molto più contradditorio. In una sola occasione, lo scorso 4 aprile, Merkel si era già espressa sul conflitto in Ucraina, tramite un comunicato in cui rispondeva alle critiche del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che aveva collegato le sofferenze del suo popolo alla scelta della leader tedesca e Sarkozy di bloccare, nel 2008, l’ingresso di Kiev nella Nato.

Merkel aveva risposto affermando di “rivendicare la sua posizione in merito alle decisioni” prese allora, durante un summit dell’alleanza atlantica a Bucarest. Già in quel comunicato di aprile, tra l’altro, l’ex cancelliera parlava della “barbarie” della guerra della Russia. Ma un discorso di Merkel dal vivo, ovviamente, ha oggi tutto un altro effetto.

In questa occasione la ex cancelliera tedesca ha comunque sottolineato di non voler fare valutazioni esterne, non essendo più in servizio. Ma ha ugualmente fatto riferimento all'”orrore di Bucha”, ricordando che “non dovremmo mai dare per scontate la pace e la libertà”. Poi ha rimarcato quanto la tenuta dell’Ue sia fondamentale e ha elogiato l’accoglienza dei profughi ucraini da parte di Polonia e Moldavia.

Al tempo stesso, come ha notato la Sueddeutsche Zeitung, Merkel non ha mai nominato direttamente il presidente russo Vladimir Putin. Il prossimo 7 giugno, Merkel dovrebbe partecipare a un altro incontro dal vivo, al teatro Berliner Ensemble. Questa volta si tratterà di un’intervista. E potrà quindi trovarsi nella condizione di dover discutere molto più approfonditamente di quella che è stata la sua politica estera dal 2005 al 2021.

(di Lorenzo Monfregola/ANSA)

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