Giornata bici: tanti la apprezzano, pochi la prendono

La stazione del bike-sharing in piazza Duomo a Milano piena di biciclette.
La stazione del bike-sharing in piazza Duomo a Milano piena di biciclette. ANSA / MATTEO BAZZI

ROMA.  – “La bici ridisegna il futuro” è lo slogan scelto in Italia per la Giornata mondiale della bici, che si celebra il 3 giugno. La Fiab, la Federazione italiana ambiente e bicicletta, che raccoglie le associazioni ciclistiche, lo ha scelto per sottolineare come le due ruote a pedali siano la mobilità del futuro: non inquinano, non producono gas serra, non finanziano Putin e tiranni vari, fanno bene alla salute, liberano le città dal traffico.

Tuttavia, questo futuro non è proprio a portata di mano. Si avvicina, ha accelerato con la pandemia. Però c’è ancora tanta strada per raggiungerlo. Un sondaggio di Ipsos, condotto in 28 paesi (fra i quali l’Italia) e diffuso in occasione della Giornata, lancia messaggi di speranza, ma smonta anche trionfalismi eccessivi.

Nel mondo, solo il 14% degli adulti usa la bicicletta per i brevi spostamenti, quelli entro i due chilometri. Il 25% va in auto. In Italia, su quelle distanze prende la bici solo il 13%, e ben il 29% preferisce la macchina. Il pendolarismo in bici è ancora poco diffuso. Nel mondo solo il 12% degli adulti pedala per andare al lavoro o a studiare. In Italia, appena il 10%.

L’86% dei 20.000 intervistati da Ipsos (fra 16 e 74 anni)  pensa che la bici sia importante per ridurre le emissioni di carbonio. In Italia, la percentuale sale all’88%. Però, il 52% ritiene troppo pericoloso pedalare nella sua zona, e nel nostro paese è addiritttura il 62%.

Naturalmente, ci sono differenze profonde fra i paesi. La percentuale di chi va in bici è più alta dove questa è percepita come un sistema di trasporto sicuro, come in Cina, Giappone e Olanda. La bicicletta è il sistema di trasporto più frequente per brevi spostamenti in Olanda (45%) e Cina (33%), ed è anche ampiamente usata in Giappone (27%), India (21%), Germania (21%) e Belgio (20%). Per contrasto, vanno al lavoro o a scuola in bici solo il 4% in Canada e il 5% in Sudafrica, Stati Uniti e Regno Unito.

Globalmente, il 28% degli intervistati dice che va in bicicletta per esercizio, il 12% per pendolarismo. La percentuale di ciclisti non varia molto fra i maggiori gruppi demografici. É solo leggermente più alta fra i maschi, giovani, cittadini, benestanti e istruiti. C’è però un gruppo che pedala molto più degli altri: il 55% dei gestori di business va in bici almeno una volta a settimana, contro il 35% della media globale.

I paesi dove le bici sono preferite maggiormente alle auto sono Turchia, Olanda, Ungheria, Cile, Argentina, Belgio, Colombia e Perù. Solo 4 paesi mostrano un gradimento alle auto superiore rispetto alle due ruote a pedali: Australia, Stati Uniti, Regno Unito e Canada.

«Il mondo sta cambiando, e la dipendenza dai combustibili fossili sta causando enormi danni al pianeta, al clima globale, così come alla nostra pace e alla nostra sicurezza – commenta il presidente di Fiab, Alessandro Tursi, in occasione della Giornata -. La bicicletta è una soluzione climatica, energetica, sociale e urbanistica fondamentale, e come tale deve diventare una priorità».

(di Stefano Secondino/ANSA)

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