Zelensky incalza i 27: “I bimbi muoiono, più sanzioni”

Il presidente di Ucraina Volodymyr Zelensky. (ANSA)

BRUXELLES. – Dieci minuti di videocollegamento. Per descrivere una guerra che dura ormai da 95 giorni. Per chiedere all’Europa di mostrare più forza e unità. E per fare appello ad inviare più armi.

Nella cornice di un vertice europeo straordinario incandescente, con contrasti più o meno forti su tutti i fronti – dal petrolio e l’energia fino alla mediazione con Putin -, Volodymyr Zelensky è tornato a incalzare i leader Ue. Prima con parole di apprezzamento per la solidarietà e gli aiuti inviati fin qui.

Poi sferzandoli sulle “dispute interne” che “incoraggiano solo la Russia a fare più pressione” sulla stessa Europa. Il riferimento, affatto velato, è al sesto pacchetto di sanzioni contro Mosca che, quattro settimane dopo la sua stesura e la sua presentazione pubblica da parte della presidente Ursula von der Leyen, ancora non ha trovato l’avallo politico delle capitali necessario per entrare in vigore.

Nel frattempo, ha scandito Zelensky rivolgendosi a tutti i 27, l’Ucraina ha subito “molti danni”, molti dei suoi cittadini “sono stati uccisi” e “molti bimbi sono morti”.

Nel descrivere le immagini di un Paese martoriato dall’aggressione russa il leader ucraino si è soffermato sul Donbass, proprio nel giorno in cui il giornalista francese Frédéric Leclerc-Imhoff ha perso la vita lungo la strada di Lyssytchansk, nella regione di Severodonetsk, colpito dalla scheggia di una granata lanciata contro un convoglio umanitario.

La situazione, ha ammesso, “è molto critica”. Anche per questo l’Europa deve approvare le nuove sanzioni “il prima possibile”, embargo sul petrolio compreso, e dare agli ucraini “più armi” per difendersi.

Parole “sincere” che il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha apprezzato subito dopo l’intervento postando un tweet a nome di tutti i leader. La volontà dell’Ue è di “aumentare la liquidità” di Kiev e aiutare l’intera Ucraina a rimettersi in piedi e a ricostruirsi – con il pacchetto dei primi 9 miliardi di euro sul tavolo del vertice – quando il conflitto sarà finito. Prima, però, l’impegno è rafforzare la capacità ucraina di difendersi.

Ma per Zelensky non è tutto: serve davvero più fermezza anche davanti alla propaganda sul grano messa in piedi dal Cremlino, che scarica tutta la colpa dell’aumento dei prezzi dell’agroalimentare sulle sanzioni occidentali e sta facendo sempre più presa sull’Asia e sull’Africa. Anche quella del grano “è una questione urgente” e bisogna agire in fretta, ha ammonito il presidente ucraino, anche perché il tempo a disposizione per svuotare i silos si sta esaurendo e la crisi, se irrisolta, potrà avere un impatto sulle migrazioni e dunque mettere a rischio la tenuta dell’Ue.

Il compito di offrire conforto è toccato direttamente al presidente francese Emmanuel Macron e al cancelliere tedesco Olaf Scholz, che si sono fatti portavoce dell’iniziativa delle Nazioni Unite per facilitare le esportazioni del grano. Ma Kiev aspetta fatti più concreti: nuove sanzioni e armi. Oppure Mosca avrà gioco facile. “È tempo – ha scandito Zelensky -. È tempo di non essere separati, di non essere divisi, e di agire tutti insieme”. Ai leader la responsabilità di rispondere, già da questo summit.

(di Valentina Brini/ANSA).

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