Conference: la festa della Roma impazza al Circo Massimo

La Roma in festa. (ANSA)

ROMA.  – É “solo” una Conference League, ma dai festeggiamenti che hanno colorato la Capitale di giallo e rosso pare molto più importante. Forse perché la coppa vinta a Tirana ieri notte, per i tifosi della Roma, molto importante lo è davvero.

É il trofeo che ha chiuso un’astinenza lunga quattordici anni, e per la maggioranza dei tantissimi bambini che si sono riversati oggi al Circo Massimo è il primo successo della loro squadra del cuore.

Dopo essere atterrata a Fiumicino ieri notte alle 4.40 ed esser stata prelevata sottobordo dall’aereo (nessun contatto diretto quindi con i tremila tifosi giunti all’aeroporto), la squadra di Josè Mourinho era stata accolta a Trigoria da qualche centinaio di appassionati, che hanno sfidato il sonno e la fatica per andare a celebrare Zaniolo e compagni. “Questa coppa è per voi, grazie ragazzi” aveva detto il capitano Lorenzo Pellegrini uscito sul tetto del pullman (su cui c’è scritto ‘Roma ha vinto’).

Prima di lasciare Tirana, il patron Dan Friedkin aveva affermato: “È un’emozione enorme, sono molto contento per la città e la tifoseria”. Cori e felicità diffusa in tutta Roma, oltre a fumogeni e bandiere; Piazza del Popolo soprattutto si è illuminata a giorno, con petardi esplosi e migliaia di persone festanti (alcune di loro si sono anche buttate nella fontana).

Due notizie meno belle: tre tifosi romanisti sono stati accoltellati ieri sera in viale Della Vignola e in piazzale delle Belle Arti, nel quartiere Flaminio, dopo la partita. Inoltre, alcuni saluti e cori fascisti a Tirana hanno portato il deputato democratico Emanuele Fiano a ribadire “l’impellente necessità di dire basta e di prevedere un intervento che isoli queste frange”.

Dopo una mattinata relativamente tranquilla, è partita la festa vera e propria: i due pullman scoperti, attesi per le 16.50 a Piazzale Numa Pompilio, hanno tardato di venti minuti, e il popolo giallorosso (una fiumana di 100mila persone, secondo i dati della Questura) gli è venuto incontro agli archi di inizio Via Cristoforo Colombo. Sul primo pullman si sono scatenati i giocatori, con Zaniolo indiscusso protagonista: il talento di La Spezia ha cantato tutti i cori (‘lanciati’ dall’amico Mancini, sempre col microfono in mano), ha riso alla canzone goliardica dai tifosi a lui dedicata, e si è concesso anche un ‘Lazio Lazio vaffa…”.

Abraham sorride pacioso, e stappa spumante sulla folla in delirio. Ricardo Oliveira filma tutto col telefonino e accenna un passo di danza quando l’altoparlante sul veicolo trasmette musica dance. Zalewski, a petto nudo, s’improvvisa ultrà con un fumogeno e per poco non scotta l’amico Zaniolo. A un certo punto, un vessillo di sfottò (“Lazio Tirana brutta aria”) passa tra le mani di Kumbulla, che poi lo molla.

Il più acclamato però è Josè Mourinho, che sorridente saluta i ragazzi che arrivano fin sotto il pullman per lanciargli maglie da firmare. Anche Tiago Pinto viene esaltato con un coro (“Portaci Dybala”), mentre il patron Dan Friedkin si affaccia tra gli applausi.

Il pubblico è in delirio: partono cori contro Di Canio, tutte le canzoni giallorosse vengono cantate a squarciagola e anche Cristian Totti, figlio del grande numero 10, partecipa alla festa. Arrivato a Circo Massimo da Caracalla, il corteo viene accolto da fumogeni gialli e rossi, mentre tre bombe carta non guastano un’atmosfera pacifica. Invece che passare per Via dei Cerchi, i due veicoli romanisti (sempre scortati dalla Polizia), raggiungono il Colosseo da Via San Gregorio Magno, e poi la festa si conclude all’inizio di via Labicana, dove i tifosi restano a cantare fino a tardi.

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