Catalogna, pronta una nuova legge sull’uso delle lingue nelle lezioni scolastiche

Parlamento della Catalogna

MADRID — Non più tardi di questo venerdì, il Parlamento della Catalogna voterà una proposta di legge “sull’apprendimento delle lingue ufficiali” in classe. In altre parole, su come andranno utilizzati in particolare catalano e spagnolo nelle lezioni scolastiche. La norma stabilisce che la prima sarà da considerare lingua “veicolare”, mentre la seconda “curricolare”, ed è il risultato di un accordo tra quattro partiti — due indipendentisti e due non indipendentisti di sinistra — su una delle questioni che, negli ultimi tempi, più hanno suscitato dibattito politico nella regione.

Stabilire nuovi criteri a riguardo è diventato una necessità dopo che la giustizia spagnola ha stabilito che almeno il 25% delle lezioni dev’essere effettuato in catalano, un criterio non gradito dal movimento secessionista. Ma proprio su questo punto, il testo evita dettami precisi, omettendo quote percentuali e lasciando autonomia ai centri educativi. Per arrivare a un’intesa, sono state necessarie lunghe e complesse trattative tre Esquerra Republicana (ERC), Junts per Catalunya, Partito dei Socialisti della Catalogna (PSC) ed En Comú Podem.

“Il consenso politico raggiunto permette di rafforzare il modello della scuola catalana”, ha affermato oggi in Parlamento il presidente regionale Pere Aragonès, esponente di Erc. “Vogliamo però anche garantire l’apprendimento delle altre lingue”, ha aggiunto.

“È ciò di cui abbiamo bisogno”, ha affermato da parte sua il ministro della Cultura Miquel Iceta, catalano ed esponente del Partito Socialista, mentre la titolare della Difesa, Margarita Robles, ha ricordato in dichiarazioni a media iberici che le sentenze “vanno sempre rispettate”.

Forti critiche, invece, dall’opposizione. “Oggi il PSC, collaboratore necessario nella demolizione di tutto ciò che è spagnolo in Catalogna, perpetra ancora una volta un nuovo inganno insieme ai separatisti per mettere alle strette lo spagnolo nelle aule”, ha affermato il deputato regionale di Ciudadanos Carlos Carrizosa.

La norma sarà discussa e votata dal Parlamento regionale attraverso un procedimento d’urgenza, dopo che il Tribunale regionale catalano ha fissato il 31 maggio come data di scadenza per adattare il modello educativo catalano alla sentenza del 25%.

Redazione Madrid

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