Coronavirus Italia: netto calo della curva in tutte le Regioni

Un medico al lavoro nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Casal Palocco
Un medico al lavoro nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale di Casal Palocco. ANSA/GIUSEPPE LAMI

ROMA. – Il Covid allenta la presa, con un netto decremento della curva epidemica in tutte le regioni italiane. Rallenta infatti sempre di più la corsa del virus SarsCov2 che, in Italia, sta facendo registrare un numero di contagi in costante diminuzione, mentre l’indice di trasmissibilità Rt e l’incidenza continuano a scendere. Effetto positivo sono anche le minori ospedalizzazioni, sia in terapia intensiva sia nei reparti ordinari.

E’ un quadro che lascia dunque ben sperare quello che emerge dall’ultimo monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità (Iss) e ministero della Salute, anche se gli esperti ribadiscono l’invito a mantenere comportamenti di prudenza. Il tasso di incidenza dei casi, ha infatti spiegato il direttore Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, “scende a 375 per 100mila abitanti. In diminuzione è anche l’Rt che si fissa intorno a 0,89. Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei posti di area medica e terapia intensiva siamo rispettivamente al 10,9% e al 3,1%”.

Anche questa settimana dunque, ha commentato, “la situazione epidemiologica tende a migliorare” e “vediamo un’ulteriore decongestione soprattutto nei reparti dell’area medica. Considerato però che il tasso di incidenza è ancora relativamente elevato, è bene continuare a mantenere comportamenti ispirati alla prudenza e completare il ciclo vaccinale e soprattutto effettuare la quarta dose per i soggetti fragili o anziani”.

Anche Anna Teresa Palamara, direttrice del dipartimento Malattie infettive dell’Iss, ha rilevato come negli ultimi 7 giorni si veda un “netto decremento della curva epidemica con il numero di casi in diminuzione in tutte le regioni senza eccezioni e l’andamento dei casi è in diminuzione anche nella maggior parte dei paesi europei”.

I casi sono in calo pure nella fascia di età 10-19 anni, che era stata quella in cui si era registrato il maggior numero di contagi nelle settimane precedenti. Il calo dei numeri dell’epidemia è confermato su base giornaliera, come evidenziano i dati del bollettino del ministero della Salute. Sono 26.561 i nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore, rispetto ai 30.317 di ieri. Le vittime sono invece 89, rispetto alle 108 di ieri. Inoltre, su 233.745 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, il tasso di positività è all’11,4%, contro il 12,2% di ieri. Negli ospedali sono invece 307 i ricoverati in terapia intensiva, uno in meno di ieri, ed i ricoverati nei reparti sono 6.812 (-208).

Il dato che colpisce è che continuano però ad aumentare le reinfezioni: “Sono in crescita e hanno superato il 6% delle infezioni totali, e si stima che il rischio di reinfezione con la variante Omicron sia aumentato di 18 volte. Fortunatamente però questi casi di reinfezione non sono associati a malattia grave”, ha spiegato Palamara.

Sotto stretta osservazione sono inoltre le sottovarianti BA.4 de BA.5, che hanno una diffusione ancora limitata in Italia ma che “contengono alcune mutazioni che potrebbero dare una immunoevasione. Per il momento comunque – ha rilevato l’esperta – non ci sono assolutamente motivi di preoccupazione”.

Intanto, se in Gran Bretagna i ricoveri sono ai minimi dall’estate 2021, il Brasile corre invece il rischio di una quarta ondata pandemica visto l’aumento dei contagi a maggio, affermano ricercatori dell’Università di San Paolo. Negli Usa, invece, il Centro per il controllo delle malattie Cdc ha raccomandato l’uso delle terza dose del vaccino Pfizer per i bambini fra 5 e 11 anni.

(di Manuela Correra/ANSA)

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