Andalusia, in dubbio il requisito della residenza per la candidata di Vox

Macarena Olona abandona la política

MADRID — Ancora polemiche su Macarena Olona, candidata del partito di estrema destra Vox per le regionali dell’Andalusia. La questione gira attorno alle modalità con le quali l’esponente della formazione, originaria di Alicante, ha spostato mesi fa la propria residenza nella comunità autonoma per la quale si è candidata, requisito indispensabile per concorrere alle elezioni. Il comune di Salobreña (Granada) — riportano diversi media — ha infatti dato il via a un procedimento per annullare l’iscrizione di Olona sul registro dei residenti, dopo che la polizia della località non ha potuto “confermare” che la politica risiede nella casa indicata, che appartiene al presidente provinciale di Vox. Ora, la candidata dell’estrema destra, che attualmente è deputata nazionale a Madrid, ha 15 giorni di tempo per tentare di dimostrare che risiede davvero in questo paese granadino. Nel frattempo, anche la giunta elettorale provinciale di Granada studia la diatriba.

Il caso ha suscitato dure critiche da parte di avversari di Olona. “Sta facendo qualcosa che imbarazza e delude gli elettori”, sostiene ad esempio il Partito Socialista. Proprio da altre formazioni candidate alle regionali, giorni fa, erano stati espressi sospetti sulla regolarità delle modalità con cui l’esponente diVox si è presentata alle elezioni. In un primo momento, il comune di Salobreña aveva indicato che Olona aveva stabilito la propria residenza nella località correttamente. Da parte loro, sia la candidata di Vox sia il partito stesso hanno respinto le accuse di irregolarità, parlando di “fake news”. “(Gli avversari) hanno paura del vero cambiamento”, ha twittato il leader nazionale Santiago Abascal.

Il caso di Olona ricorda quello di Toni Cantó, discusso politico di Valencia incluso nelle liste delle regionali di Madrid dal Partito Popolare dopo aver rappresentato per anni Ciudadanos nella propria regione. Una volta verificato che non aveva spostato la residenza nella capitale correttamente, la giustizia lo escluse dalla contesa elettorale.

Nel frattempo, gli ultimi sondaggi attribuiscono comunque a Vox un risultato positivo alle elezioni del prossimo 19 giugno: secondo El Plural, per esempio, il partito di estrema destra otterrebbe più del 20% dei voti, traducibili in 26 seggi (14 in più di quelli attuali). Se questo pronostico si confermasse, la formazione avrebbe in mano la chiave per una coalizione di destra con il Partito Popolare (PP), che, con il governatore uscente Juanma Moreno come candidato, potrebbe migliorare di 10 il bottino di seggi delle scorse elezioni, rimanendo però, con 36 deputati regionali, lontano dalla maggioranza assoluta (55). L’alternativa, scrive El Plural, potrebbe essere una coalizione trasversale del PP con il Partito Socialista (PSOE), che potrebbe ottenere gli stessi seggi del 2018 (33).

Intanto, afferma la stessa testata in base al sondaggio che ha pubblicato, le divisioni registrate nella sinistra potrebbero giocare a sfavore della coalizione di vari partiti (tra cui Podemos e Izquierda Unida) appena formatasi, Por Andalucía, rispetto ad Adelante Andalucía, formazione guidata dall’anticapitalista Teresa Rodríguez, ex di Podemos: i primi otterrebbero 6 seggi e i secondi 5.

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