Riaprono le frontiere terrestri tra Spagna e Marocco dopo oltre due anni

MADRID — Dopo oltre due anni, riaprono le frontiere terrestri tra Spagna e Marocco. Anche se il procedimento sarà graduale. A partire dalle ore 00.00 di domani, 17 maggio, partirà infatti una prima fase, nel corso della quale Madrid permetterà l’accesso solo a residenti nell’Unione Europea o persone “autorizzate a circolare nell’area Schengen”, mentre Rabat controllerà il passaporto anche agli abitanti di Ceuta e Melilla, le due città autonome spagnole con frontiera condivisa.

A partire dal 31 maggio, potranno entrare in Spagna anche i lavoratori transfrontalieri.

Come spiegato dalle delegazioni del governo iberico a Ceuta e Melilla e da rappresentanti delle forze dell’ordine spagnole, entrambi i Paesi chiederanno anche un certificato Covid valido per entrare. Nel caso della Spagna, saranno accettate vaccinazione completa, tampone negativo o attestato di guarigione. Il Marocco chiede invece vaccinazione completa o tampone negativo.

Le frontiere terrestri tra Spagna e Marocco sono rimaste chiuse a partire dall’inizio della pandemia di Covid, a marzo 2020.

All’emergenza sanitaria, successivamente si è sommata anche una fase di complicati rapporti diplomatici tra i due Paesi, in particolare per quanto riguarda il conflitto politico del Sahara Occidentale (ex colonia spagnola di cui Rabat reclama la sovranità). Una crisi corollata da diversi episodi di tensione migratoria lungo le frontieri in comune, come quello in cui, esattamente un anno fa, oltre 8.000 persone entrarono in massa a Ceuta nel giro di meno di 48 ore.

A marzo di quest’anno, Rabat e Madrid hanno annunciato la fine di questo periodo di ostilità diplomatiche, con l’inizio di una “nuova fase” delle relazioni tra i due Paesi.

Redazione Madrid

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