In Italia IA e nuovi software contro il cybercrime

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Cybercrime inesorabile. EPA/RITCHIE B. TONGO

ROMA. – Mettere in campo un mix di tecnologie italiane, come super computer, Intelligenza Artificiale (IA) e nuovi software, accanto alla formazione, per avere personale specializzato e diffondere una consapevolezza sui rischi degli attacchi informatici: sono questi i pilastri su cui sviluppare una piena cybersicurezza a livello nazionale, presentati nella due giorni di Cybertech Europe 2022, il più importante evento europeo del settore che ha visto la partecipazione di migliaia di visitatori e più di 90 aziende e start up di oltre 50 Paesi.

“La trasformazione digitale ha stravolto ogni settore, dall’agricoltura ai trasporti, ma continuiamo a non averne la necessaria consapevolezza”, ha rilevato Roberto Baldoni direttore dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (Acn), intervenendo in apertura della seconda giornata Cybertech Europe. Baldoni ha sottolineato quanto Italia ed Europa siano state per anni completamente immobili sui temi della sicurezza cyber, sia sul fronte tecnologico che dell’attenzione.Tanto che, ha ricordato, un recente rapporto del Censis evidenziava che il 40% dei manager italiani non hanno alcuna consapevolezza delle minacce digitali.

“Le trasformazioni sono state molto rapide e non siamo stati in grado di seguirle, ora dobbiamo accelerare”, ha aggiunto. A guidare questa attenzione sarà l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, ma occorrerà anche investire in formazione di nuovi addetti al settore, investimenti e tecnologie italiane o di paesi ‘affidabili’. A rilanciare l’attenzione sull’importanza della formazione e della consapevolezza è stato anche Tommaso Profeta, Managing Director della Divisione Cyber & Security Solutions di Leonardo, che ha detto: “occorrono tecnologie nazionali per proteggere i dati critici, come quelli gestiti dalle forze dell’ordine. Allo stesso tempo è necessario che queste tecnologie siano interoperabili nell’ottica di un meccanismo virtuoso di condivisione dei dati, anche a livello europeo”.

Secondo Profeta decisiva sarà la realizzazione di una forte partnership pubblico-privata. Una soluzione hi tech arriva da Cyber Information Superiority, un pacchetto di strumenti sviluppato da Leonardo e che mette insieme anche supercomputer e Intelligenza Artificiale. “Questo nuovo strumento cerca di realizzare la cosiddetta superiorità informativa, ossia riuscire ad avere informazioni di valore, che diano un vantaggio nei confronti dei cyber criminali e che permettano di anticiparne le mosse”, ha osservato Massimo Tedeschi, Responsabile innovazione della Divisione Cyber & Security Solutions di Leonardo.

Il nuovo strumento unisce tre piattaforme: la prima si chiama Cyber Threat Intelligence, che utilizza un supercomputer capace di eseguire 500.000 miliardi di operazioni al secondo per riconoscere il tipo di attacco in atto e confrontare il modus operandi degli attaccanti negli archivi online; la seconda è Lens, che identifica anomalie e attua risposte immediate ; la terza, Argo, è in grado di isolare l’attacco e creare uno spazio virtuale sicuro dove farlo ‘detonare’, con il duplice scopo di proteggere la rete attaccata e studiare come l’attacco si sarebbe sviluppato. Si potranno ottenere in questo modo nuovi dati che, in un circolo virtuoso, potranno aiutare l’identificazione precoce degli attacchi.

(di Leonardo De Cosmo/ANSA)

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