Anche il PD Madrid nella festa del PSOE per l’Europa

Mauro Speranza e Mariza Bafile, segretaria del Circolo del Pd di Madrid

MADRID.- In occasione della giornata dell’Europa il partito spagnolo PSOE (Partido Socialista Obrero Español) ha organizzato una festa con musica, giochi e interventi di rappresentanti di varie organizzazioni.

Sono stati invitati anche i rappresentanti del Circolo Partito Democratico Sandro Pertini ai quali è stato chiesto di rivolgere alcune parole al numeroso pubblico presente.

Hanno accolto l’invito Mauro Speranza, che oltre ad essere membro del PD Madrid è anche membro del PES, Partito Socialista Europeo, e Mariza Bafile, segretaria del Circolo Sandro Pertini di Madrid.

Speranza ha messo l’accento sulla necessità di avvicinare l’Unione Europea alle persone per ricostruire un rapporto di fiducia tra l’istituzione e i cittadini e, parlando della realtà degli italiani in Spagna, ha sottolineato la necessità di ottenere la doppia cittadinanza, un passo importante per permettere a tutti di sentirsi a pieno titolo cittadini dei due paesi europei.

Mariza Bafile, dal canto suo, ha ricordato che il primo manifesto in cui si ipotizzava l’idea di un’Europa libera e unita, fu scritto da tre antifascisti confinati nell’isola di Ventotene, e che quelle carte furono portate fuori dall’isola da Ursula Hirschmann, coraggiosa antifascista tedesca.

“Lo ricordo per sottolineare che la visione di un’Europa libera e unita è figlia di un pensiero progressista, -ha detto la segretaria del PD Madrid che ha poi proseguito- l’Europa deve essere molto più di un’unione territoriale, economica o di difesa. Deve essere innanzi tutto un territorio in cui si rispettino la democrazia, la libertà, la giustizia, la solidarietà, si combattano le disuguaglianze e le discriminazioni. E se ieri molti paesi dell’Unione Europea furono terra di emigrazione oggi lo siamo di immigrazione. Sarà compito delle forze progressiste non soltanto evitare che muoia anche solo un’altra persona in mare mentre fugge da situazioni terribili, ma anche promuovere politiche capaci di dissipare i timori di chi accoglie e aiutare ad integrarsi chi arriva”.

Molto interessanti gli interventi dei più giovani che hanno sottolineato il divario esistente tra le parole in cui si parla tanto di gioventù e di futuro, e la presenza reale delle nuove generazioni nelle decisioni europee.

Redazione Madrid

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