Comandante del Ros dei Carabinieri: “Oggi minaccia complottisti e lupi solitari”

In una foto di archivio il ritrovamento del corpo di Aldo Moro in una renault a via Caetani a Roma. Era il 9 maggio 1978. FAVA /ANSA
In una foto di archivio il ritrovamento del corpo di Aldo Moro in una renault a via Caetani a Roma. Era il 9 maggio 1978. FAVA /ANSA

ROMA. – Da un lato la saldatura tra estremisti e negazionisti, dall’altro il terrorismo di matrice confessionale, che è silente ma non vinto. A 44 anni di distanza dall’omicidio di Aldo Moro, l’eversione ha cambiato volto, è meno ideologica, lontana dai proclami politici, ma anche in Italia una minaccia esiste ancora e va monitorata, spiega il generale Pasquale Angelosanto, comandante del Ros dei Carabinieri, in un’intervista all’Ansa per il podcast ‘La cosa giusta’.

Lo si è visto lo scorso anno, quando la protesta contro le restrizioni anti-Covid si è trasformata in qualcos’altro, ed è stato necessario riportare i blindati davanti ai palazzi delle istituzioni. Allo stesso tempo l’attenzione resta alta per quegli attentati che vengono definiti a “prevedibilità zero”, opera dei lupi solitari. Il nucleo di quello che è poi diventato nel 1990 il Raggruppamento operativo speciale è nato proprio negli anni di Piombo, per impulso del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa:

“Un nuovo modo di investigare – ricorda il generale Angelosanto – un nuovo modo di approcciare il problema operativo, tant’è che iniziarono subito ad arrivare i successi, perché nel settembre dello stesso anno, il 1974 i Carabinieri del nucleo speciale, arrestarono i capi e i fondatori delle Brigate Rosse Renato Curcio e Alberto Franceschini”.

Ma in quello stesso periodo si registrano anche fatti terribili, la minaccia portata allo Stato e il livello degli obiettivi furono innalzati, e l’apice fu proprio il caso Moro, nel 1978. Quello stesso anno venne istituito il nuovo ufficio per il coordinamento e la cooperazione per la lotta al terrorismo, che rappresenta quello che ancora oggi è il modello organizzativo del Ros.

Cos’è il terrorismo oggi? Cosa possiamo aspettarci per i prossimi mesi? Lo stesso Viminale ha sottolineato come con la crisi attuale può essere rischio la tenuta sociale. Angelosanto premette, che l’alleggerimento delle misure restrittive hanno affievolito la protesta registrata nei mesi scorsi, spiega:

“Però ovviamente non è venuta meno la minaccia che proviene da diverse formazioni, che noi facciamo ricadere nell’ampio alveo dell’antagonismo sociale, che ha delle preoccupanti devianze di natura eversiva, come è stato anche dimostrato da alcune operazioni di polizia e dai fatti gravi che sono accaduti”.

C’è stata la protesta di piazza, ma anche azioni incendiarie e minacce a politici e scienziati. Il monitoraggio è “focalizzato su quei movimenti che hanno una matrice antisistema o complottista, addirittura alcune attestate su posizioni negazioniste”. Allo stesso tempo viene monitorata la galassia islamista.

“Anche se c’è da costatare un calo delle segnalazioni di minacce per l’Italia o per gli interessi italiani – sottolinea il capo del Ros – questa non può affatto considerarsi affievolita e per questo motivo proseguono senza interruzioni le attività di controllo della propaganda jihadista e dell’attività in rete di gruppi terroristici”.

“Quello che è ormai assodato, e possiamo affermare con sufficiente certezza – aggiunge – , è che le grandi organizzazioni hanno ridotto quella capacità operativa che aveva portato ad attacchi complessi, su larga scala, a Parigi e Bruxelles. L’altra forma in cui si può esprimere la minaccia, ed è a nostro avviso più attuale, è il possibile rientro in Occidente dei reduci, che possono essere punto di riferimento per altri processi di radicalizzazione o addirittura la costituzione di cellule strutturate”.

Infine, “c’è una terza modalità, che è quella che noi chiamiamo dei lupi solitari, il radicalizzato che autoapprende le tecniche in casa sfruttando il web”. “Se noi saremo capaci di intercettare i lupi solitari nella fase di formazione e autoapprendimento – conclude – saremo in grado di evitare gli attentati sul nostro territorio”.

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