Baby vandali a scuola, giovani denunciati a Novara

Un crocifisso in una scuola elementare di Pisa
Un crocifisso in una scuola elementare di Pisa. ANSA/FRANCO SILVI

NOVARA. – Scritte sataniche e crocifissi rotti in una scuola media di Novara, vandalizzata per ben tre volte, nel giro di pochi giorni. Veri e propri raid, che sono costati una denuncia a una decina di minorenni, alcuni dei quali con meno di quattordici anni, che hanno avuto persino l’ardire di filmare le loro scorribande e di postarle sui social. “Siamo avviliti, c’è delusione educativa”, commenta all’ANSA il dirigente scolastico, che chiede di restare anonimo per tutelare i giovanissimi coinvolti, mentre il sindaco Alessandro Canelli, invita le famiglie “a un maggior controllo per evitare situazioni gravi e spiacevoli” come questa.

I raid nel ponte del 25 aprile. Ben tre, uno dietro l’altro, in una escalation di violenza gratuita. Una porta scardinata, sedie e altri mobili rotti, muri imbrattati, avanzi di cibo buttati qua e là. E poi i crocifissi rotti e le frasi blasfeme. Danni per migliaia di euro. A far scattare le indagini della Squadra Mobile della Questura la segnalazione di alcuni residenti della zona, tra i quartieri residenziali di San Martino e Santa Rita, preoccupati per i rumori provenienti dalla scuola che in quei giorni di festa doveva essere chiusa.

In una settimana gli investigatori della polizia hanno identificato una decina di ragazzi. Studenti della scuola presa di mira, ex studenti, ma anche ragazzi che con l’istituto non hanno nulla a che fare. Tra di loro anche qualche ragazza. Furto, danneggiamento e offesa a una confessione religiosa mediante vilipendio i reati per i quali sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Torino.

A rischiare sono anche i ragazzini con meno di 14 anni, perché anche se non imputabili i loro genitori possono essere comunque obbligati a risarcire il danno causato. Le indagini sono ancora in corso e potrebbero essere identificati altri minorenni.

“Il comportamento di questi ragazzini è gravissimo. Episodi di questo genere diventano ancor più preoccupanti nel momento in cui hanno quali responsabili minorenni che a quell’età dovrebbero fare tutt’altro per trascorrere le loro serate”, osserva il sindaco Canelli, che ringrazia la Questura “per aver condotto le indagini in maniera tempestiva arrivando ad individuare i responsabili”.

Parla di “sfregio a tutta la scuola, anche se una decina di teppisti non la rappresentano certamente”, il dirigente scolastico. “Come insegnanti siamo avviliti – ammette – Questa azione ci ha sorpresi, ma anche rinforzati nell’idea che si debba ancora e ancora e ancora lavorare sulla educazione civica”.

Una sconfitta da cui, però, ripartire per continuare nella missione degli insegnanti, che è quella di educare: “Ogni giorno ci impegniamo per preparare gli alunni alle sfide essenziali della vita. E lo faremo ancora – conclude -: da sempre privilegiamo la relazione, il dialogo con alunni e famiglie e da questo episodio troveremo forza e ragioni per continuare quello che già stiamo facendo”.

(di Massimo Del Zoppo/ANSA)

Lascia un commento