Coronavirus Italia: epidemia su plateau. 15 milioni gli italiani guariti

Persone passeggiano in via del Corso a Roma
Persone passeggiano in via del Corso a Roma. ANSA/ANGELO CARCONI

ROMA. – Da almeno un mese la curva dei casi di Covid-19 in Italia si trova su un plateau e i numeri dell’epidemia continuano a essere alti, sia per i casi positivi, che oggi hanno superato 53.000, sia per quelli dei decessi, che oggi sono stati 130. A tenere alti i numeri è la variante Omicron con la sua numerosa famiglia. L’ultima arrivata è la sotto-variante BA.4, segnalata in Lombardia e Calabria, e che si aggiunge alle altre sotto-varianti in circolazione nel nostro Paese (BA.1, BA.2 e BA.2.3,) e ai ricombinanti, come Xf e Xj.

“La battaglia contro il Covid non è ancora finita”, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza, che a proposito delle mascherine ha rilevato che “non avere un obbligo non significa diventare irresponsabili. Ci sono ancora situazioni al chiuso, così come anche all’aperto, dove ci possono essere condizioni di assembramento”.

Per il ministro è necessario anche insistere sulle vaccinazioni, soprattutto “sulle terze dosi e sulle quarte dosi alle persone che hanno già una raccomandazione da parte delle autorità sanitarie, vale a dire gli ultraottantenni, chi vive in una Rsa e alle persone tra i 60 e i 79 anni con particolari fragilità”.

I vaccini sono infatti un’arma fondamentale contro casi gravi e decessi, come indicano i dati dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), secondo cui il tasso di mortalità per Covid-19 è nove volte maggiore nei non vaccinati (36 decessi per 100.000 abitanti) rispetto ai vaccinati con tre dosi (4 decessi per 100.000 abitanti) e quattro volte maggiore rispetto ai vaccinati con due dosi (9 decessi per 100.000 abitanti).

La protezione del vaccino dalla malattia grave è stata del 72% nei vaccinati con il ciclo completo da meno di 90 giorni, del 73% nei vaccinati con ciclo completo da 91 a 120 giorni, e 74% nei vaccinati che hanno completato il ciclo vaccinale da oltre 120 giorni, fino all’89% nei vaccinati con la dose booster.

A tenere l’epidemia su un plateau con numeri alti è la circolazione elevata del virus, rileva il fisico Daniele Pedrini, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e coordinatore del sito CovidStat. “Le curve dell’epidemia non stanno più scendendo e il tasso di contagio Rt dal 16 aprile sta ricominciando a salire”: attualmente “è pari a 0,98 e si sta riavvicinando al valore 1”.

La fase di discesa alla quale avevamo assistito fino a un mese fa circa “è finita. Il numero dei casi positivi era sceso decisamente, ma poi ha cominciato a risalire e siamo su un livello di circa 50.000 contagi al giorno, al netto delle fluttuazioni del fine settimana”.

E’ alto anche il numero dei decessi: “da metà marzo la media è stata di circa 130 giornalieri. Che l’epidemia continui a viaggiare su numeri alti lo indica anche l’ultima rilevazione del ministero della Salute:e i nuovi casi positivi sono stati 53.602 (58.861 il giorno precedente), rilevati con 383.073 test, fra molecolari e antigenici rapidi (il giorno prima erano stati 381.239). Il tasso di positività risulta sceso dal 15,4% al 13,9%.

Per quanto riguarda i ricoveri, si continua a rilevare una decrescita. Nelle terapie intensive sono 366, ossia 5 in meno rispetto al giorno prima nel saldo tra entrate e uscite, e gli ingressi giornalieri sono stati 32; nei reparti ordinari tornano sotto quota 10mila, con 9.826, ossia 116 in meno in 24 ore. Fra le regioni, infine, l’incremento giornaliero maggiore dei casi si rileva in Lombardia (6.973), Campania (6.051), Veneto (5.549) e Lazio (5.506).

(di Enrica Battifoglia/ANSA)

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