La Cei consiglia: “A messa mascherine raccomandate”

Riapertura Santa Messa ai fedeli dopo chiusura cerimonie per emergenza Covid. I fedeli sulle panche nella chiesa dei Santi Gervaso e Protaso a Gorgonzola. 18 Maggio 2020.
Riapertura Santa Messa ai fedeli dopo chiusura cerimonie per emergenza Covid. I fedeli sulle panche nella chiesa dei Santi Gervaso e Protaso a Gorgonzola. 18 Maggio 2020. Ansa/Andrea Canali

ROMA. – Non sono obbligatorie ma restano “raccomandate”: i vescovi suggeriscono di continuare ad indossare la mascherina a Messa, anche se non sarà più obbligatoria. Con le novità che scatteranno dal primo maggio, in materia di allentamento delle restrizioni per il Covid, anche i vescovi forniscono le loro indicazioni. E se in passato ci furono tante polemiche perché le Messe erano consentite, quando molti eventi al chiuso erano interdetti a causa delle restrizioni, ora la Chiesa sceglie una via più prudenziale rispetto ad altre realtà, ancorché non obbligatoria, perché “l’andamento dei contagi risulta costante”.

Se possibile, dunque, niente ‘libera tutti’. Anche se dei passi in avanti già sono stati fatti a Pasqua con il ritorno dei riti della Settimana Santa e delle processioni che di fatto erano da due anni congelati a causa della pandemia. “L’uso delle mascherine resta, a rigore, raccomandato in tutte le attività che prevedono la partecipazione di persone in spazi al chiuso come le celebrazioni e le catechesi, mentre resta obbligatorio l’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 per gli eventi aperti al pubblico che si svolgono al chiuso in locali assimilabili a sale cinematografiche, sale da concerto e sale teatrali”, è l’indicazione diramata oggi dai vescovi a tutte le parrocchie italiane.

“Si segnala, tra l’altro, che a partire dal primo maggio 2022 non è più necessario il Green Pass per le attività organizzate dalle parrocchie. Parimenti non è necessario il Green Pass per l’accesso ai luoghi di lavoro dei lavoratori e dei volontari che collaborano”, informa la Conferenza Episcopale Italiana. Restano poi le indicazioni che la Cei aveva già fornito a fine marzo: quello di evitare assembramenti, specialmente all’ingresso e all’uscita della Messa e l’indicazione di igienizzare le mani all’ingresso dei luoghi di culto.

Resteranno poi vuote le acquasantiere e per lo scambio di pace si invita a continuare ad evitare la stretta di mano o l’abbraccio. Si chiede inoltre di non partecipare alle celebrazioni per chi ha sintomi influenzali e chi è sottoposto a isolamento perché positivo al Covid-19.

(di Manuela Tulli/ANSA)

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