Torna il raduno di Pontida, “sacro suolo” per rilancio Lega

Matteo Salvini saluta dal palco i militanti al raduno leghista di Pontida.
Matteo Salvini saluta dal palco i militanti al raduno leghista di Pontida. (Archivio)

ROMA. – Sono passati oltre trent’anni da quando i primi consiglieri della Lega lombarda, al seguito di Umberto Bossi, giurarono fedeltà “alla causa dell’autonomia” sul “sacro suolo” del pratone nel Bergamasco. Da allora il tradizionale appuntamento di Pontida ha cambiato pelle ma non appeal per il popolo leghista. Che, sui social, già accoglie con soddisfazione l’annuncio del leader Matteo Salvini: dopo due anni di stop legato al Covid, il grande ritorno alla kermesse delle origini.

Un appuntamento che si terrà a metà settembre, probabilmente il 17 e 18. Il raduno viene comunicato il giorno prima della conferenza programmatica milanese di Giorgia Meloni, in cui la leader di Fratelli d’Italia – proprio dalla città di Salvini – lancerà implicitamente la sua Opa su tutto il centrodestra, spiegando come FdI sia un partito maturo e pronto a guidare l’Italia.

Così, nell’eterna lotta sotterranea per la leadership e in un momento delicatissimo per la coalizione, arriva l’annuncio di Pontida 2022. Una coincidenza? Non per il deputato dem Filippo Sensi che posta su Twitter un commento al vetriolo: “Nel ritorno a Pontida della Lega, mentre Fratelli d’Italia punta a darsi un tono a Milano, c’è la misura dei guai nel campo della destra. Non che non sappia o non veda i nostri di coalizione, ma ecco…”.

Il leader leghista ne parla in anteprima durante un incontro con i consiglieri regionali del partito (in presenza o in videocollegamento) convocato per preparare la campagna per le amministrative e il referendum sulla giustizia del 12 giugno. Sarà un ritorno importante e significativo visti i due anni di pausa forzata a causa delle restrizioni Covid, dice Salvini. E i militanti non aspettavano altro.

La due giorni sul pratone aprirà di fatto la lunga corsa per le politiche del 2023. Di certo l’atmosfera non è più quella secessionista degli esordi, della “Roma ladrona”, ma un mix di ritorno alle radici e slancio verso il futuro. Già nelle ultime edizioni, le magliette verdi con la scritta “Prima il Nord” si confondevano con le t-shirt blu ‘salviniane’, la bandiera della Padania sventolava accanto ai Quattro Mori, i gazebo delle Regioni del Nord stavano fianco a fianco con quelli del Sud: un mix tra vecchio e nuovo corso della Lega destinato a ripetersi.

Il 15 settembre del 2019, Pontida fu il primo vero test per Matteo Salvini dopo la traumatica uscita dal Palazzo, a distanza di due anni è sempre da qui che ripartirà per la prossima campagna elettorale.

(di Paola Lo Mele/ANSA)

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