Champions: gol e spettacolo, City-Real Madrid finisce 4-3

Contrasto Rodri e Karim Benzema in azione nella partita di UEFA Champions League Manchester City-Real Madrid
Contrasto Rodri e Karim Benzema in azione nella partita di UEFA Champions League Manchester City-Real Madrid. EPA/PETER POWELL

MANCHESTER. – L’Ethiad stadium come una giostra del gol, che al triplice fischio finale, al termine di una partita sontuosa per talento ed emozioni, intensità e ritmo stellare, premia meritatamente il City: ma il poker rifilato ad un Real Madrid mai domo, non basta ai Citizens per ipotecare la seconda finale consecutiva di Champions League. Il verdetto finale di questa sfida stellare, che si è chiusa a Manchester 4-3 per i padroni di casa, è dunque rinviato tra una settimana al Bernabeu.

L’avvio di gara dei Citizens è una scarica di adrenalina che tramortisce il Real Madrid. Mentre a bordo campo Pep Guardiola si dilunga in un caloroso abbraccio con l’amico Carlo Ancelotti, in campo i suoi giocatori furoreggiano come indemoniati. E non passano neppure due minuti che sono già avanti.

Spunto sulla destra di Riyad Mahrez che taglia indisturbato la difesa madridista, sul suo cross puntuale l’inzuccata di Kevin de Bruyne per la sua 15esima rete stagionale, che gli vale la più rapida marcatura di sempre in una semifinale di Champions League (73 secondi). Inerme e frastornato, il Real non sa reagire, il City è implacabile nell’infierire. Questa volta l’azione si sviluppa sulla sinistra, la finezza di Phil Foden libera Kevin de Bruyne, che centra basso: David Alaba indugia nel liberare, ne approfitta Gabriel Jesus per il raddoppio.

Mai il Real aveva subito due gol nei primi 11 minuti di una partita di Champions. Solo allora – avanti di due gol – i padroni di casa rifiatano, eppure sono ancora loro le occasioni migliori. Due, in rapida successione, come le loro vertiginose ripartenze: ma prima Riyad Mahrez quindi Foden sono troppo egoisti quanto imprecisi.

Immeritatamente graziato, al Real basta così una manciata di minuti per ribaltare l’inerzia del confronto. A suonare la carica non può che essere Karim Benzema, alla 600esima partita con la maglia delle merengues. Alla mezz’ora il francese imbecca per Alaba che incorna di poco fuori. Quindi con una deviazione volante, sul traversone di Ferland Mendy, Benzema timbra il 16esimo gol nelle ultime 12 uscite con il Madrid.

Il City accusa il colpo e rischia subito anche il clamoroso pareggio: diagonale di Rodrygo, Ederson si salva in angolo. Non cambia l’inerzia della partita nella ripresa, che si apre con il palo colpito da Mahrez: sulla ribattuta di Foden, salva a porta vuota un provvidenziale Dani Carvajal.

Il copione è il solito: Real guardingo rintanato nella propria trequarti, City padrone del campo con il suo fraseggio insistito. Strameritato, dopo 7′, arriva il tris: cross dalla sinistra di Fernandinho, inzuccata di Foden. Ma quando la sfida sembra finalmente sbilanciarsi dalla parte degli inglesi, ecco la nuova zampata del Real: palla al piede per tutta la metà campo del City, Vinicius Junior non sbaglia davanti a Ederson.

Le mille vite del Real, che subisce la rete di Bernardo Silva ma accorcia dal dischetto con il solito Benzema, al 41esimo centro di questa strepitosa stagione. Finisce così 4-3 tra emozioni e occasioni sprecate soprattutto dal City: tutto rimandato al 4 maggio a Madrid per il discorso qualificazione alla finalissima di Champions League.

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