Macron ora pensa a una premier donna per la Francia

Il Presidente francese Emmanuel Macron.
Il Presidente francese Emmanuel Macron: "EPA/LUDOVIC MARIN / POOL MAXPPP OUT

PARIGI. – Silenzio e lavoro. In isolamento. All’indomani di una vittoria cruciale per la Francia e per l’Europa, di Emmanuel Macron non si hanno notizie.  Un esponente della sua maggioranza, citato dalla tv BFM, spiega che il presidente “è nella sua fase ostrica”, si è chiuso in se stesso.

Si è preso il suo 58,4% di voti, ha promesso che non significheranno “cinque anni di più” ma “cinque anni di meglio”. Poi ha salutato tutti e si è barricato alla Lanterne, la residenza dei presidenti francesi nei giardini di Versailles. “Sta pensando di nominare una donna primo ministro”, dicono molte voci, pensando ad Elisabeth Borne, sua fidata ministra del Lavoro.

Macron è diventato ieri, a 44 anni, il primo presidente ad essere eletto ad un secondo mandato dopo Chirac nel 2022. Niente feste, soltanto 3.000 sostenitori ad aspettarlo alla Tour Eiffel, dove si è dichiarato “debitore” di chi lo ha votato non condividendone le idee ma utilizzandolo come “baluardo all’estrema destra”. Poi un discorso brevissimo, anomalía assoluta per lui, quindi la fuga e l’isolamento.

C’è da decidere, innanzitutto, il primo ministro, poi il governo con il quale andare alle elezioni legislative del 12 e 19 giugno, un crocevia fondamentale dei prossimi cinque anni: chi avrà la maggioranza? Jean-Luc Mélenchon chiede al 22% di persone che lo hanno votato di incoronarlo “primo ministro” facendogli vincere le elezioni che rinnoveranno il parlamento; Marine Le Pen punta sulla stessa sfida per provare a sopravvivere alla nuova sconfitta. Il presidente, se vuole provare a mantenere le promesse di riforma – prima fra tutte quella contestatissima dell’età pensionabile – non può rischiare di non avere la maggioranza.

In questa prospettiva, la scelta di una tecnocrate di comprovata competenza come la Borne sembra escludere ogni ipotesi di compromesso, è lei la figura più adatta per la riforma più difficile.

C’è poi l’agenda del Macron leader del paese che ha la presidenza di turno dell’Europa, e in questa prospettiva si attende di conoscere la data della sua prima visita all’estero, che sarà a Berlino per celebrare l’amicizia franco-tedesca. Il presidente dovrà quindi tornare a vestire i panni del negoziatore nel conflitto ucraino, dove ha incassato in poche ore dopo la sua rielezione le congratulazioni e gli auguri sia di Volodymyr Zelensky sia quelli, meno scontati, di Vladimir Putin, di cui fino a poche settimane fa era stato il principale interlocutore nel campo occidentale. Non è invece riuscito a parlargli al telefono, nonostante avesse “tentato ieri sera”, il capo della Casa Bianca, Joe Biden. “Il suo staff mi ha detto che era alla Tour Eiffel a divertirsi”, ha riferito il presidente americano, che poi l’ha sentito oggi.

Alcuni primi passi importanti del Macron-bis sono attesi per le prossime ore, altri – come la nomina di un nuovo governo  non per questa settimana. Macron sta senz’altro laborando sull’ipotesi di un suo nuovo “grande movimento politico”, da lui annunciato all’indomani della vittoria di 15 giorni fa al primo turno delle presidenziali. Un movimento in grado di prendere il posto di En Marche!, la cui ispirazione sembra essersi esaurita, ampliandone al tempo stesso gli orizzonti, soprattutto verso sinistra.

Dopo un mandato agitato dalla protesta dei Gilet gialli e da quella contro la riforma delle pensioni, funestato dalla pandemia, Macron sembra deciso – secondo i suoi fedelissimi – a calmare le acque, a “riunificare” la Francia, a porsi “all’ascolto della rabbia” che ha spinto tanti a votare per Marine Le Pen. “Emmanuel Macron sa di dover pacificare”, ha detto la sua probabile premier, Elisabeth Borne.

(di Tullio Giannotti/ANSA).

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