Serie A: il Verona allontana l’Atalanta dall’Europa

La rete di Scalvini. (ANSA)

BERGAMO.  –   Ceccherini spiana la strada a porta sguarnita, Koopmeiners buca quella sbagliata, di schiena, nel tentativo di spezzare il break da raddoppio Tameze-Ilic e all’Atalanta ormai auto-esclusasi (terzo ko di fila) dalla corsa all’Europa non basta aggrapparsi alla zuccata di Scalvini, al primo gol da professionista in gare ufficiali, nei pressi del 90′.

Il Verona, capace di riguadagnare campo sfornando chances nella seconda metà del primo tempo, fermate da un paio di legni, porta a casa i tre punti e va a meno tre dai locali in crisi fisica e di idee. Ben prima del vantaggio con Ceccherini, gli ospiti avevano sfiorato il gol con Faroni (25′, base del palo),  Caprari su punizione e dal mancino ravvicinato di Simeone addosso a Musso (27′). In precedenza era stato Montipò a difendere il palo da  Malinovskyi dopo la verticale con De Roon e Zapata. Invece la ripartenza Scalvini-Boga-Zappacosta si era conclusa con un tiro centrale rientrando dal vertice sinistro. Stessa sorte per Ilic sullo “scarico” di Caprari.

Il secondo fuoco di paglia bergamasco è la girata mancina a lato di Zapata al culmine dell’incredibile gioco di cross e di doppia torre tra Zappacosta, Hateboer e Koopmeiners. Si scivola all’intervallo con la seconda occasione del pendolino orobico di destra, stavolta in acrobazia (sopra il montante) dopo una giocata di Boga, e col Var a ribaltare l’annullamento per fuorigioco dell’appoggio di testa sottoporta di Ceccherini su assist di Simeone, a portiere fuori causa. E’ 0-1.

Nella ripresa dopo dieci minuti c’è los fortunato autogol di Koopmeiners, poi è bravo Musso ad abbassare la saracinesca impedendo al Verona il tris con Lazovic, servito da Barak. Bene anche Montipò, bravo a togliere dall’angolino lo stacco di Palomino “accarezzato” dalla bandierina sinistra da Pezzella.

Scalvini, a segno in Serie A a 18 anni, prova a riaprire la partita girando di testa il pallone dalla destra di Zappacosta, dopo il rischio corso dalla Dea sul “legno”  colpito da Lasagna con una conclusione da fuori. Tre minuti dopo, c’è l’errore dell’assistman a conclusione dell’apertura di Pezzella rimessa sull’altro lato da Zapata.

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