Il monito di Macron: con Le Pen Parigi alleata di Putin

I volti di Macron e Le Pen in uno schermo. Archivio. (ANSA)

PARIGI.  – Dovesse vincere Marine Le Pen “la Francia diventerà alleata della Russia”. L’offensiva mediatica di Emmanuel Macron in vista del ballottaggio delle presidenziali di domenica prossima non si ferma, alimentata dalle parole del portavoce del governo Gabriel Attal.

Mentre 500 artisti firmano un manifesto che invita a non votare per la candidata dell’estrema destra, bollando il suo programma come “xenofobo e populista”.

Il nuovo attacco del campo di Macron viene sferrato col presidente uscente forte anche dell’ultimo sondaggio dell’istituto Ipsos che dà in ulteriore aumento il suo vantaggio, ora al 56% contro il 44% della leader del Rassemblement National. I due candidati sono intanto impegnati a preparare con i loro più stretti collaboratori l’appuntamento più delicato di questi giorni di vigilia, il faccia a faccia in tv in programma mercoledì sera.

Ci sono personalità del calibro di Jane Birkin, Fabrice Luchini o Charlotte Gainsbourg nella denuncia del programma Le Pen per l’Eliseo, da loro definito “chiuso all’esterno”: “Non abbiamo alcuna esitazione, nessun dubbio, nessuna oscillazione nonostante le differenze che ci sono fra noi: non mettiamo sullo stesso piano democrazia e populismo”.

“Nulla nel programma di Marine Le Pen – afferma il documento – ci avvicina alla storia della Francia della resistenza, della Francia umanista, generosa e aperta al mondo. Domani, non osiamo immaginare cosa diventerebbe la cultura nel nostro paese se lei fosse eletta. Non possiamo immaginare, alla guida della Francia, una candidata il cui programma resta quello della xenofobia e della chiusura, una candidata che si è alleata con potenze totalitarie e belliche”.

Dello stesso tenore le dichiarazioni di Attal che, invitato negli studi della tv France 2, ha accusato: “É chiaro cosa diventerebbe la Francia se a vincere fosse Marine Le Pen: saremmo alleati della Russia”. La reazione di non si è fatta attendere: dai sostenitori di Macron, ha lamentato la candidata, “mi arrivano una successione di invettive, di fake news, di insulti come ho sentito ancora stamattina dalla bocca di Gabriel Attal”. Per la Le Pen, i sostenitori di Macron “sono piuttosto volgari, offensivi e oltraggiosi”.

Ma lo stesso Macron, invitato da France Culture, è tornato ad accusare   Le Pen di voler imboccare pericolose scorciatoie anticostituzionali: “Le presidenziali non valgono un cambiamento di regime – ha detto – io sono per riformare la Costituzione rispettando le regole della Costituzione, perché questo mi sembra significhi far parte dei Repubblicani”. “Nelle intenzioni della Le Pen – ha proseguito Macron – c’è che in fin dei conti, una volta eletta, lei pensa di essere superiore alla Costituzione, perché può non rispettarla per cambiare le regole. Ma sarebbe una rottura con il passato, ed è grave”.

(di Tullio Giannotti /ANSA).

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