Prigionieri Gb su tv russa: “Scambio con Medvedchuk”

Shaun Pinner e Aiden Aslin, I due cittadini britannici presi prigionieri dai russi ed apparsi alla televisione di Mosca. (ANSA)

ROMA.  – “Mister Boris Johnson, aiutateci a tornare liberi!”. Sulla tv di stato russa va in onda la propaganda del Cremlino, con due detenuti britannici che lanciano un accorato appello al premier inglese.

Catturati dalle forze di Mosca mentre combattevano in Ucraina, Shaun Pinner e Aiden Aslin, visibilmente esausti ed emaciati, chiedono uno scambio di prigionieri tra loro e l’oligarca ucraino filo-Putin Viktor Medvedchuk, arrestato dagli 007 di Kiev.

Sarà un caso, ma quasi in contemporanea l’intelligence ucraina diffonde un altro video postato su Telegram, una clip di appena 30 secondi in cui proprio Medvedchuk a sua volta chiede a Vladimir Putin e Voldymyr Zelensky di scambiare la sua libertà con quella “dei difensori di Mariupol e dei civili che – afferma – fino ad oggi non hanno avuto l’opportunità di evacuare in maniera sicura attraverso i corridoi umanitari”.

Al di là della chiara escalation della guerra di propaganda tra Mosca e Kiev, non era mai accaduto che proposte del genere venissero messe pubblicamente in campo. Ma se tutto ciò si tramuterà in un reale scambio di detenuti è presto per dirlo. Di certo c’è che l’impatto delle immagini di Shaun e Aiden sull’opinione pubblica britannica è destinato inevitabilmente a mettere pressione su Downing Street. E a mettere alla prova i rapporti, finora solidissimi, tra Johnson e Zelensky, col premier britannico che potrebbe andare in pressing su Kiev perché l’operazione di scambio di prigionieri vada in porto.

I due foreign fighter britannici mostrati in tv sono in mano russa già da qualche tempo. Shaun Pinner, 48 anni, è un veterano del Royal Anglian Regiment che è stato di istanza in Irlanda del Nord ed ha prestato servizio anche tra i caschi blu delle Nazioni Unite.

Quattro anni fa – raccontano familiari ed amici – si è trasferito a Kiev ed arruolato nell’esercito locale, sposandosi con una donna del posto e facendo  dell’Ucraina “la sua patria adottiva”. Aiden Aslin, 28 anni, è un ex assistente sociale di Nottingham, anch’egli innamorato dell’Ucraina. Entrambi sono apparsi separatamente su Rossija 24, il volto provato e quelli che sembrano i segni di possibili maltrattamenti.

“Qui siamo trattati bene, ci sfamano, ci danno da bere, ma vi saremmo grati se si potesse realizzare lo scambio”, assicura Shaun. Mentre Aiden, che appare più nervoso, indossa una maglietta con i simboli del battaglione d’Azov, quello che resiste a Mariupol: “Boris, devi ascoltare quello che dice Oksana”.

Il riferimento è alla moglie di Medvedchuk, che da giorni lancia appelli per un possibile scambio di prigionieri che ridia la libertà a suo marito, ex deputato dell’opposizione soprannominato il ‘principe nero’ della politica ucraina. Era stato già messo agli arresti domiciliari prima che scoppiasse la guerra, accusato di tradimento e sostegno finanziario al terrorismo. Poi, arrivata l’invasione, era riuscito a fuggire. Catturato nuovamente dagli 007 di Kiev non si sa dove vengatenuto prigioniero.

(di Ugo Caltagirone/ANSA).

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