Messico: domenica il referendum sulla revoca del presidente

México
El presidente de México, Manuel Andrés López Obrador

CITTÀ DEL MESSICO.  – É tutto pronto, anche se non mancano le polemiche, per lo svolgimento domenica in Messico di un referendum riguardante la possibilità di revoca del mandato presidenziale di Andrés Manuel López Obrador, giunto a metà dei sei anni previsti.

La consultazione popolare si svolgerà come una normale elezioni, con la costituzione di seggi in tutti gli Stati del Paese dove gli elettori potranno recarsi per esprimere la propria opinione sul lavoro del capo dello Stato per il bene del Messico.

La scheda su cui votare conterrà la domanda: ‘Siete d’accordo sul fatto che Andrés Manuel López Obrador, presidente degli Stati Uniti del Messico, abbia il suo mandato revocato per perdita di fiducia, o continui a esercitare la presidenza della Repubblica fino alla scadenza del suo mandato?’.

E perché un eventuale sì per la revoca abbia effetto dovrebbe essere manifestato con la partecipazione al referendum di almeno il 40% degli aventi diritto, anche se Amlo, come chiamano il presidente i sostenitori con le iniziali del suo nome, ha detto che qualunque sarà il tasso di partecipazione, se prevarrà il sì, si dimetterà.

Le polemiche politiche, promosse dalle forze di opposizione, derivano dal fatto che la raccolta delle firme necessarie allo svolgimento del referendum (2,7 milioni in 17 Stati) è stata organizzata prevalentemente dal partito governativo Morena, convinto che il risultato sarà una conferma della popolarità del capo dello Stato, accreditato nei sondaggi di un 60% di popolarità.

Per il senatore di Morena Ricardo Monreal, “il referendum di revoca del mandato presidenziale è parte della trasformazione del Messico in una autentica democrazia partecipativa con elementi di democrazia diretta”.

Ma Luis Carlos Ugalde, direttore dell’Istituto di analisi del rischio politico Integralia. ha un parere completamente opposto: “Non c’è una necessità politica di indire un referendum in questo momento. Le revoche sono strumenti per situazioni di crisi estreme, che non è il caso della situazione messicana”.

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