Perù: presidente impone coprifuoco a Lima dopo proteste

Il presidente del Perú Pedro Castillo si affaccia al balcone della sede del partito Peru LIbre e ringrazia i suoi sostenitori.
Il presidente del Perú Pedro Castillo affacciato al balcone della sede del partito Peru LIbre e rin Archivio(Ansalatina)

LIMA.      In un messaggio alla Nazione, il presidente della repubblica Pedro Castillo ha annunciato che “il consiglio dei ministri, ai sensi del comma 1 dell’articolo 137 della Costituzione, ha decretato lo stato di emergenza, sospendendo i diritti costituzionali relativi alla libertà e alla sicurezza, all’inviolabilità della casa e alla libertà di riunione e di transito nelle province di Lima e Callao”.

Il consiglio dei ministri, ha aggiunto, “ha approvato il coprifuoco fino alle 23,59 di oggi, per tutelare i diritti fondamentali di tutte le persone, senza impedire la fornitura di servizi essenziali a tutti i peruviani”.

Inoltre il capo dello Stato ha ricordato che il provvedimento è stato adottato di fronte agli atti di violenza che “alcuni gruppi hanno voluto creare”, bloccando il transito nelle province di Lima e Callao, creando uno stato di insicurezza e ansia fra i lavoratori e la popolazione in generale”, al fine di “ristabilire la pace e l’ordine interno”.

Dopo aver rivolto un invito alla calma, Castillo ha ribadito che “la protesta sociale è un diritto costituzionale, ma debe essere fatta nel quadro della legge, nel rispetto dell’integrità delle persone, nonché della proprietà pubblica e privata”.

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