Plusvalenze: deferiti 11 club, ci sono Juve e Napoli

Il logo all'ingresso della sede della Figc (Federazione Italiana Gioco Calcio) a via Allegri.
Il logo all'ingresso della sede della Figc (Federazione Italiana Gioco Calcio) a via Allegri. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

ROMA.  – Undici club – tra cui spiccano Juventus e Napoli – e 61 persone a processo sportivo per le plusvalenze. Il procuratore della Figc ha infatti deferito al Tribunale Federale Nazionale oltre al club bianconero e quello partenopeo, altre 9 società (Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Chievo Verona, Novara, Delfino Pescara 1936) “per avere contabilizzato nelle Relazioni finanziarie plusvalenze e diritti alle prestazioni dei calciatori per valori eccedenti quelli consentiti dai principi contabili in misura tale da incidere significativamente, per alcune delle predette Società, sui requisiti federali per il rilascio della Licenza Nazionale, violando in tal modo anche l’art. 31 comma 2 del Codice di Giustizia Sportiva”.

L’inchiesta è quella che la Procura della Figc aveva avviato nei mesi scorsi – e chiusa il 21 febbraio – in seguito alla segnalazione della Covisoc, l’organismo di controllo sulle societa’ di calcio, sulla “valutazione degli effetti di taluni trasferimenti dei diritti alle prestazioni di calciatori sui bilanci e alla contabilizzazione di plusvalenze”.

Le società (5 di serie A, 2 di serie B, Parma e Pisa, 2 di Lega Pro – Pescara e Pro Vercelli – e due non più affiliate, Novara e Chievo) sono state deferite a titolo di responsabilità diretta, ai sensi dell’art. art. 6, comma 1, del Codice di Giustizia Sportiva, per gli atti e comportamenti posti in essere da propri soggetti apicali dotati di potere di rappresentanza e per responsabilità oggettiva, ai sensi dell’art. art. 6, comma 2, del Codice di Giustizia Sportiva, per gli atti e comportamenti posti in essere da soggetti apicali non dotati di poteri di rappresentanza. Con le società sono state deferite anche 61 persone che a vario titolo hanno ricoperto l’incarico di consigliere di amministrazione o di dirigente dotato dei poteri di rappresentanza.

La Sampdoria, in una nota, sottolinea di “poter chiarire nelle sedi opportune ogni aspetto di interesse, sicura di aver sempre operato nel rispetto delle leggi statali e delle normative federali che disciplinano gli ambiti gestionali ed economici nonché in conformità con la prassi nazionale ed internazionale della compravendita di calciatori”.

Intanto è prevista per domani a Roma l’audizione di Gabriele Gravina, presidente della Figc, da parte dei pubblici ministeri della procura di Torino che indagano sui conti della Juventus. Fra le testimonianze che i magistrati intendono raccogliere nelle prossime settimane figura anche quella di Maurizio Sarri, ex allenatore dei bianconeri ora alla Lazio.

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