Juve-Inter ultima chiamata scudetto, Milan può allungare

Matthijs De Ligt e Stefan De Vrij in una fase di gioco durante una partita Inter-Juventus.
Matthijs De Ligt e Stefan De Vrij in una fase di gioco durante una partita Inter-Juventus. ANSA / MATTEO BAZZI

ROMA.  – A cavallo tra il sorteggio mondiale e i quarti di Champions malinconicamente senza Italia, la serie A si rintana nel suo orticello e prova a darsi carica ed emozioni in un weekend che può segnare la lotta scudetto e incidere nella corsa per l’Europa, con gli stadi tornati a capienza piena.

Ci sono due sfide grandi firme, il classico al veleno Juventus-Inter e  l’equilibrato Atalanta-Napoli, che possono essere decise dall’abilità o dal caso, da una prodezza sublime, dalla papera di un difensore o dall’errore del var.

Il Milan, direbbe Mourinho, si accomoda sul divano e si gode lo spettacolo aspettando magari lo scalpo delle due big in trasferta. Lunedì nel posticipo poi, di fronte a 60 mila spettatori, potrebbe dare l’accelerata decisiva ricevendo il Bologna senza Mihajlovic, di nuovo alle prese con la malattia.

L’appetito viene mangiando e Pioli, che ha perso di un soffio la Panchina d’Oro assegnata a Conte, non nasconde più le ambizioni scudetto grazie a giocatori di peso come Maignan, Tomori,  Hernandez, Tonali e Giroud che fanno girare tutti gli altri. Smania anche Ibra che, dopo la delusione mondiale, vuole tornare ad essere decisivo. Il Bologna, privo di De Silvestri, prova ad evitare il terzo ko consecutivo, ma non sarà facile.

Il clou del fine settimana è la solita corrida Juve-Inter, 244/a sfida in 112 anni. Dopo avere ingoiato tanti bocconi amari i nerazzurri pensavano di bissare il trionfo di Conte, ma la squadra ha perso quota e Inzaghi è in difficoltà. La buona notizia è il ritorno di Brozovic e c’è poi la consapevolezza che un eventuale sorpasso bianconero sarebbe virtuale, visto il recupero col Bologna per il quale è stata trovata finalmente  una data, il 27 aprile. Non ci sarà De Vrij, sostituito da D’Ambrosio. A parte il tracollo col Villarreal, la Juve arriva volando alla sfida, con una striscia di 16 risultati utili.

Allegri medita se sommare Vlahovic e Morata alla qualità intermittente di Dybala. Inoltre recupera Chiellini e Zakaria, mentre Bonucci e Locatelli dovrebbero partire dalla panchina. Se lo scudetto sembra una chimera, per la Juve passare dal quarto al secondo posto sarebbe comunque un’impresa.

Dopo il ko dell’andata il Napoli prova a rendere la pariglia all’Atalanta, che ha in testa anche la prima sfida europea con il Lipsia. Spalletti deve piazzare il colpaccio per non alimentare la fuga del Milan e si affida ai suo condottiero  Koulibaly, mentre a centrocampo recupera Fabian Ruiz e Anguissa.

Paga pegno però per l’assenza pesante dello squalificato Osimhen, sostituito da Mertens. Gasperini, che non ha del tutto archiviato l’idea del quarto posto avendo una gara in meno, ha problemi analoghi: Zapata è lungodegente, Muriel parte dalla panchina, per cui la coppia d’attacco sarà Malinovskyi-Boga. Un pari non serve a nessuna delle due.

Per importanza e spettacolarità c’è grande attesa anche per Lazio-Sassuolo. Sarri e Lotito schiumano ancora rabbia per il derby perso male e un altro tonfo comprometterebbe la corsa all’Europa. Tornano Zaccagni e, forse, Luiz Felipe mentre Dionisi prova a fare l’ennesimo sgambetto a una big. Lo aiuteranno il gioiello Raspadori, reduce da una doppietta in azzurro, Scamacca e Traorè, mentre dovrebbe recuperare dagli acciacchi il condottiero Berardi.

Ostacoli coriacei ma arginabili per Roma e Fiorentina. Dopo il trionfo nel derby, che ha solo parzialmente raddrizzato la stagione, Mourinho lascia ancora fuori Zaniolo confermando Mkhitayan e Pellegrini alle spalle del goleador Abraham, nella trasferta con la Sampdoria di Giampaolo a cui servono punti salvezza. Nel derby toscano con l’Empoli, che non vince da tre mesi e mezzo, la Fiorentina si affida a Milenkovic e Torreira, ma ha dubbi e carenze in attacco dopo l’addio di Vlahovic. Italiano sa però che solo un successo può veicolare una chance europea.

Le altre quattro partite avranno un peso nella lotta per la salvezza. La Salernitana, dopo un buon mercato e un avvio positivo di Nicola, è tornata a stentare, irrimediabilmente ultima. La gara col Toro deludente di Juric, che perde Pogeba ma recupera Brekalo, può essere una delle ultime ciambelle di  salvataggio, insieme ai due recuperi a disposizione.

Il Genoa di Blessin, che dopo tanti pareggi ha ricominciato a vincere, è atteso da una verifica feroce in casa del quadrato Verona di Tudor, che ha perso però un po’ di mordente ma può affidarsi agli spunti di Barak, Caprari e Simeone. A essere messo peggio, a parte la Salernitana, è il Venezia che Dionisi non riesce a risollevare e che viene da quattro sconfitte di fila, anche se deve recuperare una gara.

Lo Spezia ha bisogno di qualche altro punto salvezza e conta di ottenerli con Manaj e Verde mentre i veneti scontano anche il turno di squalifica del tecnico e di Henry. É tornato a soffrire, con tre ko di fila, il Cagliari che Mazzarri sembrava avere traghettato al sicuro. Ora, senza Pavoletti e Marin bloccati dal covid ma col ritorno in gruppo di Rog dopo un lunghissimo stop, prova a fare punti in casa dell’Udinese di Pereyra e Beto, che deve fare a meno del suo elemento migliore, Deulofeu. Ma tutte e quattro le pericolanti dovranno soffrire fino in fondo per guadagnare la salvezza.

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