Mr prezzi in campo contro chi specula

Un distribuitore di benzina

ROMA. Prezzi dei carburanti trasparenti con un monitoraggio esteso per mostrare l’andamento delle varie componenti, dalle quotazioni internazionale Platts a Iva e accise.

Una rilevazione speciale sui prezzi nelle costruzioni, analizzati su base trimestrale per far luce sulle problematiche relative ai bonus e a fattori esogeni. E anche i big data, per provare a realizzare analisi preventive che anticipino le tensioni dei prezzi.

Sono alcune delle linee d’azione di Mr prezzi, che è intervenuto in un’audizione alla commissione per la tutela dei consumatori alla Camera a una settimana dal decreto Ucraina bis, che ne ha rafforzato la struttura con un’unità di missione di 8 persone e potenziato i poteri.

Tra guerra in Ucraina e tensioni geopolitiche, dichiara il Garante, Benedetto Mineo, “la funzione pubblica di sorveglianza dei prezzi acquisisce ancor più rilevanza strategica, in quanto deve rispondere prontamente a fenomeni speculativi e distorsivi, in uno scenario di forte volatilità dei prezzi”.

Il decreto pubblicato il 21 marzo attribuisce al Garante per la sorveglianza dei prezzi la possibilità di richiedere alle imprese chiarimenti sulle motivazioni che hanno determinato rincari e la possibilità di sanzionare con multe da 2.000 a 200.000 euro mancate risposte o le comunicazioni non veritiere.

Ancora molto resta da definire. Mr prezzi spiega che, per l’utilizzo dei big data, è in corso l’analisi di fattibilità, la nuova unità di missione è ancora da “attualizzare” per renderla disponibile nel minore tempo possibile e sui carburanti “dobbiamo capire come verificare” costi di produzione e distribuzione dei carburanti, che insieme con le quotazioni Platts e le tasse portano al prezzo alla pompa.

Il lavoro è più avanti sul fronte della collaborazione istituzionale con Istat, Ismea, Unioncamere, Antitrust e Arera e su quello delle indicazioni che arrivano dai consumatori, anche attraverso il servizio Segnala prezzi sul sito del ministero dello Sviluppo economico. Nei primi due mesi dell’anno sono arrivate 52 segnalazioni e circa la metà è stata, dopo una valutazione, indirizzata alla Guardia di finanza per approfondimenti. Il 29% delle denunce riguarda i carburanti e il 23% abitazione, acqua ed energia.

Su questi due fronti bollenti, si registrano alcuni progressi. I prezzi settimanali dei carburanti,  tra il 21 e il 27 marzo, registrano il taglio delle accise varato e tornano ai livelli di circa un mese fa: per la benzina in self service di 1,870 euro al litro (-26,7 centesimi), per il diesel 1,858 (-26,7 centesimi). Questi cali sono giudicati “una vergogna” dall’Unione nazionale consumatori, perché inferiori al taglio delle tasse di 30,5 centesimi varato dal governo e superiori a quelli di prima dell’invasione russa.

Rallenta anche il prezzo dell’elettricità alla Borsa elettrica. Nella scorsa settimana, il Gme rileva un prezzo medio di acquisto dell’energia elettrica (PUN) pari a 241,27 euro a MWh, in calo del 10,9% rispetto alla settimana precedente.

(di Chiara Munafò/ANSA)

Lascia un commento