Biden visita le truppe Usa: “In gioco la democrazia”

Biden in Polonia mentre mangia una pizzafra soldati 82/ma divisione aviotrasportata Usa
Biden in Polonia fra soldati 82/ma divisione aviotrasportata Usa. (ANSA)

WASHINGTON.  – “Siamo nel mezzo di una battaglia tra democrazie e autocrazie, la posta in gioco non è solo la difesa dell’Ucraina ma la libertà e i diritti nel mondo per i vostri figli e i vostri nipoti”: è questo il messaggio che Joe Biden lancia alle truppe Usa visitando la caserma dell’82/ma divisione aviotrasportata a Rzeszow, a soli 70 km dal confine con l’Ucraina, dopo i tre vertici a Bruxelles con Nato, G7 e Ue.

É la prima tappa dei suoi due giorni in Polonia, diventata a seguito del conflitto in Ucraina un alleato chiave per Usa e Ue nonostante le accuse al suo governo di centro-destra di erodere l’indipendenza giudiziaria e dei media, di usare una retorica anti Lgbt, di aver respinto i migranti mediorientali.

Il presidente Usa è sbarcato lì allo scopo di ringraziare Varsavia per la massiccia accoglienza dei rifugiati ucraini e rassicurare gli alleati del fianco orientale della Nato contro la minaccia del Cremlino, che ha evocato anche l’ipotesi di usare l’arma atomica. Una minaccia che, sotto la pressione degli alleati, lo ha portato nei giorni scorsi ad abbracciare l’idea di ventilare il ricorso all’arma nucleare anche come deterrente all’uso di armi convenzionali o altri pericoli non nucleari, come ha rivelato il Wall Street Journal citando dirigenti Usa.

Secondo il quotidiano, il presidente ha fatto un passo indietro rispetto alle sue promesse in campagna elettorale e ha sposato il “tradizionale” approccio americano, lasciando di fatto aperta la porta alla possibilità di usare le armi atomiche in “circostanze estreme”, come deterrente contro attacchi nemici convenzionali, biologici, chimici e forse cyberattacchi, come quelli che la Casa Bianca teme possa sferrare Mosca. Un cambio di rotta che accresce ancora di più i timori di uno scontro tra le due superpotenze.

Ad accogliere il leader della Casa Bianca a Rzeszow doveva essere il presidente polacco Andrzej Duda, un fan di Donald Trump – cui voleva intitolare una base militare Usa – che tardò a congratularsi con Biden per la sua vittoria elettorale. Duda però e arrivato più tardi per un problema tecnico del suo aereo, costretto a tornare a Varsavia per un atterraggio di emergenza.

Così il commander in chief ha anticipato la sua visita alla blasonata 82/ma divisione aviotrasportata, che ha partecipato allo sbarco in Sicilia e poi a quello in Normandia. Le sue truppe, le ultime a lasciare l’Afghanistan, fanno parte delle migliaia di soldati aggiuntivi inviati nell’Europa dell’est dal presidente americano, deciso a difendere “ogni centimetro del territorio Nato”. Ora sono 100mila uomini (di cui 10.500 in Polonia), un numero che non si vedeva dal 2005, quando era in corso la “guerra al terrorismo” scatenata dopo l’11 settembre.

“La posta in gioco della guerra in Ucraina va ben oltre il Paese, non c’è solo quello che stiamo facendo qui per aiutare il popolo ucraino e impedire che il massacro continui, ma il futuro della democrazia per i vostri figli e nipoti”, ha spiegato ai militari prima di scherzare con alcuni di loro dal barbiere e di sedersi nella loro mensa a mangiare un trancio di pizza senza cravatta, ringraziandoli per il loro servizio, stringendo mani, regalando selfie e raccontando aneddoti personali anche sul figlio Beau, un veterano dell’Iraq morto di tumore alcuni anni fa.

Poi insieme a Duda – con cui sabato avrà un bilaterale a Varsavia – ha partecipato ad un briefing sulla risposta umanitaria, dicendosi “dispiaciuto” di non poter attraversare il confine ucraino (“non me lo permettono, comprensibilmente”) ma “desideroso” di incontrare domani in un centro di accoglienza della capitale alcuni degli oltre 2 milioni di rifugiati accolti dalla Polonia. Biden ha già promesso di ospitarne 100mila in Usa e di fornire altri aiuti umanitari per un miliardo di dollari.

Prima di tornare a Washington, ha informato la Casa Bianca, il presidente terrà un discorso “importante e significativo” sugli “sforzi unitari del mondo libero per sostenere il popolo ucraino, chiedere conto alla Russia della sua guerra brutale e difendere un futuro che sia radicato nei principi democratici”. Con la speranza di molti polacchi che Biden continui a sollecitare anche il governo di Duda ad aderire pienamente a quei principi.

(di Claudio Salvalaggio/ANSA).

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