Calcio: a Brescia esonerato Inzaghi, torna Corini

Filippo Inzaghi in conferenza stampa.
L'allenatore del Brescia, Filippo Inzaghi in conferenza stampa. (ANSA)

MILANO.  – Alla fine, Massimo Cellino ha deciso: via Pippo Inzaghi, dentro Eugenio Corini, che torna alla guida del Brescia per la quarta volta dopo la promozione in serie A conquistata nel 2019 e dopo un doppio esonero proprio nell’annata della massima serie.

Corini oggi ha diretto il suo primo allenamento, ma per arrivare a questo epilogo, si è passati attraverso un film quasi surreale e le carte bollate perché con Inzaghi è finita a stracci e avvocati.

Cellino si è deciso per il ribaltone in panchina a 7 giornate dalla fine della regular season cadetta con la sua squadra scivolata al quinto posto dopo il pareggio di domenica scorsa in casa dell’ultima e quasi retrocessa in serie C Pordenone.

Ma da tempo i rapporti tra il vulcanico presidente del Brescia e SuperPippo erano logori. Aveva pesato il primo strappo che si consumò in febbraio dopo un pareggio 0-0 a Cosenza e al culmine dell’insoddisfazione non certo per i risultati (il Brescia ha più o meno sempre stazionato nella zona promozione diretta, oscillando perlopiù tra primo e terzo posto), ma per la mancanza di gioco e di identità della squadra oltre che per il sovrautilizzo di alcuni giocatori (su tutti Palacio) e il sottoutilizzo di altri.

Cellino optò allora per l’esonero scegliendo di rimpiazzare Inzaghi con un cavallo di ritorno non amato dalla piazza e dai giocatori come Diego Lopez. La situazione precipitò nel caos anche perché il tecnico uscente fece valere una clausola senza precedenti inserita nel suo contratto: col Brescia nel perimetro dei play off non poteva essere esonerato.

Il club, viste le reazioni contrarie a Lopez decise di non forzare e riabilitò Inzaghi, sperando che a quel punto l’incredibile vicenda fungesse da scossa. Ma così non è stato: in 10 partite seguite all'”esonero non esonero” sono stati raccolti  15 punti, solo 3 nelle ultime quattro in una tranche di campionato decisiva perché comprensiva di tre scontri diretti. Fino ad arrivare a domenica, al flop clamoroso a Lignano Sabbiadoro che ha portato al nuovo strappo.

Il Brescia ha ripensato a Corini: una scelta clamorosa, anche nell’ottica dello stesso allenatore bresciano che con Cellino si lasciò a sua volta malissimo, per cercare di ridare slancio alle chances promozione.

Trovato l’accordo con Corini, Inzaghi – furioso – nonostante la seconda sfiducia  ha subito impugnato il suo esonero chiedendo l’immediato reintegro e diffidato sia il club che le istituzioni competenti a ratificare il suo licenziamento e di conseguenza il contratto del nuovo allenatore. Ma stavolta, ha vinto il Brescia e la battaglia legale proseguirà in altre sedi.

Lascia un commento