Ciclismo: ecco la Sanremo, tutti gli occhi su Pogacar

Lo sloveno Tadej Pogacar in pieno sforzo.
Lo sloveno Tadej Pogacar in pieno sforzo. (ANSA/EFE)

ROMA. – Sarà una Milano-Sanremo grandi firme, nonostante alcune defezioni eccellenti, quella della 113/a edizione, che domani, nel tradizionale giorno di San Giuseppe, vedrà un ritorno al percorso classico, 293 chilometri con le ascese del Turchino, Capi, Cipressa e Poggio, ma anche per la prima volta la partenza dal velodromo Vigorelli.

Dallo storico impianto dedicato ad Antonio Maspes si muoveranno oltre 170 concorrenti, tra i quali gli sloveni Tadej Pogacar e Primoz Roglic, con il primo che è dato per favorito insieme con il belga Wout Van Aert. Ma la prima Classica monumento della stagione è solita riservare sorprese e non concedersi fácilmente nemmeno ai campioni più attesi, lasciando speranze sia ai velocisti sia agli “attaccanti”.

Non parte con molte chance il pedale azzurro – in generale non brillante nelle più recenti uscite come la Tirreno-Adriatico e la Milano-Torino, per restare alle corse in Italia -, dato che tra i circa 40 iscritti tricolori non ci saranno Vincenzo Nibali, ultimo a vincere in via Roma nel 2018, e nemmeno Sonny Colbrelli e Davide Ballerini.

Se la corsa dovesse finire in volata, allora potrebbe dire la sua Filippo Ganna, l’unico apparso in forma alla Tirreno, ma ci sarebbero speranze di gloria anche per Elia Viviani e Giacomo Nizzolo. A mettersi di traverso sarebbero però in tanti, dagli esperti Philippe Gilbert e Greg Van Avermaet fino a Jasper Philipsen e al danese Soren Kragh Andersen. Citazione d’obbligo per l’inossidabile Peter Sagan, che non è però al meglio.

Guardando ancora alla lista degli assenti, spicca il nome del belga Jasper Stuyven, il vincitore della edizione 2021, che è ammalato e lascia il posto al danese Mads Pedersen, il campione del mondo 2019 che la scorsa settimana ha vinto una tappa alla Parigi-Nizza. Non ci saranno nemmeno il campione del mondo in carica, il francese Julian Alaphilippe, che è alle prese con una bronchite, e l’australiano Caleb Ewan, anche lui ammalato, il quale dopo un paio di secondi posti nelle ultime edizioni sperava di salire sul gradino più alto.

Sempre un’indisposizione ha messo fuori causa anche un altro pericoloso velocista come l’irlandese Sam Bennett. Discorso inverso per l’olandese Mathieu van der Poel, che ha anticipato il ritorno alle competizioni proprio per partecipare alla Sanremo, anche se le sue condizioni, almeno sulla carta, non gli danno grandi speranze.

Di certo, tutti dovranno tener conto delle mosse di Pogacar, che nelle prime uscite ha dimostrato una forma da nuovo “Cannibale”. Le capacità dello sloveno di seguire chiunque senz  sforzo o partire da solo lasciando tutti sul posto sono un’arma potente sul complesso tracciato finale della corsa.

“Un’attacco alla Cipressa potrebbe essere fattibile – avverte lo sloveno interrogato sulla sua possibile strategia -, ma sono possibili vari scenari”. “Pogacar avrà tutti gli occhi puntati addosso – spiega l’assente Nibali -. Non può aspettare, deve fare la prima mossa, o rischia l’arrivo in volata”.

Lascia un commento