Cavendish vince la Milano-Torino, ora la “Sanremo”

Il britannico Caled Cavendish sorride gioioso all'arrivo. (Ansalatina)
Cavendish esulta al traguardo. archivio.

ROMA.  – Mark Cavendish vince la 103/a Milano-Torino, la corsa ciclistica più antica del mondo (nel 1876 la prima edizione), conquista la 159/a vittoria in carriera e pone le basi per la propria partecipazione alla Milano-Sanremo, che si è già aggiudicato nel 2009.

Il velocista inglese nato sull’Isola di Man non avrebbe dovuto partecipare alla classicissima di primavera, ma il forfait odierno per motivi di salute di Julian Alaphilippe dovrebbe indurre il “suo” team, la Quick-Step Alpha Vynil, a inserirlo nel lotto dei partenti per sabato.

Cavendish, alla recente Tirreno-Adriatico, non è apparso in grande spolvero e questo ha convinto i “suoi” dirigenti a escluderlo dalla squadra che prenderà parte alla corsa dei fiori; la vittoria di oggi, però, può modificare scenario e strategie della compagine di Patrick Lefevere, perché “Cannonball” sull’arrivo di Rivoli è apparso lucido, potente e puntuale nel mettere a segno la zampata vincente in uno sprint che il francese Nacer Bouhanni, secondo al traguardo, il norvegese Alexander Kristoff (terzo) e lo slovacco Peter Sagan (quinto) hanno provato a prendersi.

Ci ha provato anche il tedesco Max Kanter, che si è dovuto però accontentare del quarto posto; sesta e nona piazza, invece, per Andrea Vendrame e Simone Consonni.

“Sono particolarmente felice, siamo stati perfetti e senza alcun timore – il commento di Cavendish, che da otto anni non vinceva in Italia -. É incredibile con quale bravura mi abbiano portato a fare lo sprint. Ho già vinto la Milano-Sanremo, adesso anche la Milano-Torino: vincere mi piace sempre. Non è sempre una gara per gli sprinter, quindi sono felice di avere scritto il mio nome nel palmarés di questa prova, accanto a grandi scalatori! Tutto molto bello”.

Cavendish è stato trainato verso la volata vincente prima dal francese Rémi Cavagna, poi dal danese Michael Morkov, passista di provata esperienza, che gli ha offerto su un piatto d’argento la possibilità di piazzare l’affondo vincente. E Cavendish non si è fatto sfuggire l’occasione di ritrovare il successo. A 37 anni (li compirà il 21 maggio prossimo) è il corridore più anziano ad aggiudicarsi la corsa più vecchia del mondo.

Un buon viatico per la Milano-Sanremo, nel caso in cui decidano di iscriverlo. Un cliente scomodo in più per i vari Pogacar, Ganna (febbre permettendo), Van Aert, Van der Poel, Gilbert e Sagan, che la classica di primavera non l’ha mai vinta. E già questo ha dell’incredibile.

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