Lega Serie A ha scelto: Lorenzo Casini nuovo presidente

Logo della serie A

ROMA. – Al quarto tentativo obiettivo centrato: la Lega Serie A ha eletto Lorenzo Casini come nuovo presidente. L’attuale capo di Gabinetto del Ministero della cultura, 46 anni compiuti nei giorni scorsi, ha raccolto 11 voti a favore, quanti bastavano dopo l’abbassamento del quorum, con 8 schede bianche e un voto a favore di Paolo Dal Pino, che si era dimesso dalla carica lo scorso 1 febbraio.

Dopo tre assemblee andate a vuoto, così, i club hanno trovato la loro guida, anche se la spaccatura nella votazione sottolinea come le società siano tutt’altro che unite: da una parte è il successo del fronte guidato dal patron della Lazio Lotito, del presidente del Napoli De Laurentiis e del dg della Fiorentina Barone, dall’altra invece le big come Inter, Juventus e Milan puntavano su un profilo come quello di Abodi, che oggi aveva inviato una lettera letta in assemblea dove confermava la sua disponibilità per diventare presidente. Non è bastato, perché la parte di club che spingeva per Casini ha trovato alleati dell’ultim’ora capaci di far prevalare l’avvocato romano.

“Benvenuto a Lorenzo Casini nuovo Presidente della Lega Calcio. Una figura di grande rilievo e di esperienza strategica. Potrà dare una svolta con l’aiuto di tutti i Presidenti”, ha ‘esultato’ de Laurentiis su Twitter.

Non si tratterà della prima esperienza nel mondo dello sport il 46enne che è anche professore ordinario di Diritto amministrativo presso la Scuola IMT Alti Studi di Lucca. Casini infatti dal 2014 al 2019 era stato anche componente della terza sezione del Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, ma ora gli toccherà un ruolo ben più delicato, ovverosia quello di unire i club oggi divisi.

“Gli auguro di ricompattare in tempi brevi la Lega Serie A”, ha commentato il presidente della Figc Gabriele Gravina. “Il suo compito sarà recuperare l’unanimità perché per certe decisioni è indispensabile la compattezza della Lega”, gli ha fatto eco il numero uno del Coni Giovanni Malagò.

Il primo passaggio sarà intanto formale e riguarda il tema mdella carica come capo di gabinetto del Ministero della Cultura guidato dall’ex segretario del Pd Dario Franceschini, ruolo da cui tuttavia Casini dovrebbe dimettersi. “Ha detto tre volte in mmodo perentorio che sarà presidente a tempo pieno, la complessità della Lega lo necessità. Speriamo possa creare una armonia che oggi non c’è”, ha spiegato il vicepresidente dell’Udinese Stefano Campoccia all’uscita dall’assemblea di Lega.

E intanto non sono mancate reazioni anche dal fronte politico, con gli auguri tra gli altri del sindaco di Firenze Dario Nardella ma anche le critiche da parte della Lega Nord: “Club di serie A spaccati e alla fine il Pd colleziona l’ennesima poltrona con il capo di gabinetto di Franceschini eletto presidente. Il nostro calcio merita di più”, hanno riferito fonti della Lega Nord.

Lascia un commento