LENZERHEIDE. – Pensare che solo un anno fa, dopo le grandi delusioni iridate di Cortina, aveva pensato al ritiro. Fortunatamente, per lei per lo sci azzurro, umori e mondo sono cambiati e Federica Brignone può orgogliosamente dire che quella che sta per chiudersi è stata per lei “davvero una grande stagione”.
L’ azzurra ha vinto la coppa del mondo di superG, prima italiana a riuscirci. Un risultato che dovrebbe anche liberare la mente da incertezze e dubbi e sgomberare il campo da polemiche e malumori per aver il fratello David come allenatore ed una madre ex atleta, Ninna Quario, a volte invadente e troppo esternatrice.
Brignone ha aritmeticamente conquistata la coppa addirittura prima ancora di scendere in pista nella gara di Lenzerheide. Prima di lei era infatti uscita la sola atleta che poteva contendergliela, l’altra azzurra Elena Curtoni, a dimostrazione del dominio italiano in questa disciplina.
La difficilissima gara – con porte molto strette ed un fondo mosso con diversi tipi di neve che hanno visto finire fuori ben quattro delle prime cinque atlete – è stata vinta a sorpresa dalla francese Romane Miradoli, 27 anni, primo podio in carriera, Miradoli si è imposta in 1.19.87 infilando la gara giusta. Seconda Mikaela Shiffrin, che ha così ripreso da sola la testa della classifica generale di coppa visto che la sua rivale Petra Vhlova è finita parecchio più indietro. Terza la svizzera Lara Gut-Behrami, oro a Pechino. Miglior azzurra, quarta a soli due centesimi dal podio, e comprensibilmente dispiaciuta, la piemontese Marta Bassino.
Brignone ha invece chiuso – dopo una serie di quasi inevitabili errori su questa pista – nona. Per lei – 32 anni il prossimo 14 luglio, unica azzurra a vincere la coppa del mondo e italiana più vincente nella storia della coppa del mondo con 19 successi – è la terza coppa di disciplina dopo quelle di gigante e di combinata. A Pechino Brignone ha poi ottenuto un argento ed un bronzo.
Per lei a Lenzerheide ci sono stati anche i complimenti di Roger Federer, ospite d’onore della manifestazione e che ha una casa nel paese. Ma – dopo tre successi stagionali e dopo essersi gettata alle spalla le polemiche per le incaute parole di sua madre nei confronti della compagna di squadra Sofia Goggia, l’altra gran dama dello sci italiano – per Federica è il momento di gioire e basta.
“Tre vittorie stagionali, due medaglie olimpiche la coppa di superG sono davvero tanta roba”, ha esultato, pur rammaricandosi una gara al di sotto delle sue aspettative. “Sono partita bene ma mi son sentita scivolare, ho fatto qualche errore di troppo e mi è venuto l’incubo di sbagliare. Non riuscivo ad avere un buon feeling e ho frenato ovunque. Il tracciato – ha raccontato – era bellissimo, veramente tosto e io non mi sono fidata. Le prime tre erano cadute, mi son sentita scivolare soprattutto sul piede destro, e non ho avuta quella fiducia ma l’errore è mio. Non mi piace far le gare così, preferisco rischiare e uscire piuttosto che frenare sempre”.
In classifica per l’Italia c’è poi l’altoatesina Karoline Pichler, 13/a dopo una solida prova. Più indietro tutte le altre. Domani a Lenzerheide tocca allo slalom gigante, con Brignone argento olimpico in carica e Bassino che vuole il podio.