Sci, gloria azzurra: libera a Paris e coppa a Brignone

.L'azzurro Dominik Paris in discesa libera in una foto d'archivio
L'azzurro Dominik Paris in discesa libera in una foto d'archivio ANSA/ANDREA SOLERO

KVITFJELL. – Giornata di gloria azzurra nello sci alpino: in Norvegia, Dominik Paris ha vinto la seconda discesa di coppa del mondo di Kvitfjell neppure un paio d’ore dopo che Federica Brignone aveva vinto in Svizzera, a Lenzerheide, la coppa del mondo di superG, prima italiana a riuscirvi in questa difficile disciplina.

Sulla Olympiabakke di Kvitfijell, una pista che Paris ama e sulla quale aveva già vinto a ripetizione, per lui è arrivato il secondo successo stagionale dopo quello di Bormio ed il 21/o in carriera. Un piccolo risarcimento per un campione che è stato tra i grandi delusi della spedizione italiana dello sci ai Giochi di Pechino.

Per l’Italia è la vittoria n. 303 in coppa del mondo e la 192 per gli uomini. Per Dominik diventano così 17 le vittorie in libera e dunque non solo resta miglior velocista azzurro di sempre, ma anche uno dei primi discesisti al mondo, quarto nella classifica dei migliori della storia guidata dal leggendario Franz Klammer con 25 successi.

E’ il cronometro a testimoniare nella maniera più eloquente la grande prestazione di Domme. Al primo intermedio, poco dopo il via e cioè nella fase di spinta che è il momento solitamente più critico per l’azzurro, Paris ha un ritardo di 11 centesimi dal norvegese Aleksander Kilde che era al comando e pareva imprendibile.

Ma al secondo intermedio passa in testa di quattro centesimi che diventano 15 al terzo, 18 al quarto e 25 alla quinta rilevazione sino a diventare addirittura 55 nel lungo tratto finale su cui l’altoatesino sa far valere al meglio la sua stazza gigantesca ed i suoi buoni materiali.

“Oggi è andata davvero bene – ha detto un Paris assolutamente contento – tutto è stato perfetto. Ho azzeccato tutte le linee e sono riuscito ad essere bello sciolto e ben solido sugli sci dalla partenza al traguardo. Ho messo insieme quello che avevo studiato durante le prove e ho fatto tesoro degli errori della gara di venerdì. Conosco questa pista e sapevo dove avrei potuto migliorare.

Oggi sono riuscito a farlo ed è davvero molto bello stare di nuovo davanti a tutti. Ho faticato un po’ ultimamente, non riuscivo a rendere in gara per quello che è il mio potenziale e in molte gare non ho trovato il giusto feeling, ma oggi sono davvero felice per il mio risultato”.

“Voglio ringraziare la Fisi e l’Arma dei Carabinieri che mi hanno sempre sostenuto nei momenti più difficili: un pezzo di questa vittoria va anche a loro”, ha concluso il campione della val d’Ultimo.

Dietro Paris in questa discesa è arrivato il norvegese Aleksander Kilde, che ha consolidato il suo primato nella classifica di disciplina davanti allo svizzero Beat Feuz, terzo ex aequo col connazionale Niels Hintermann, il vincitore della discesa di venerdì. Per la coppa di discesa si deciderà tutto nell’ultima gara, il 16 marzo alle Finali di Courchevel.

Per l’Italia nella classifica di questa discesa c’è anche Christof Innerhofer ma solo 22/o dopo la caduta di qualche giorno fa in allenamento. Più indietro il giovane Molteni, Marsaglia, Zazzi e Buzzi. A fine gara gran festa al traguardo per il campione norvegese Kjetil Jansrud che a 36 anni ha chiuso la carriera con 23 vittorie di coppa, un titolo mondiale ed uno olimpico. Domani a Kvitfijell tocca al superG.

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