Roma presenta al mondo la candidatura ad Expo 2030

Manifesto dell' Expo 2030 Roma. ANSA

DUBAI.  – Un luogo, individuato a Tor Vergata. Un architetto, Carlo Ratti, a supervisionare il progetto come consulente sul masterplan. Un logo, che con la forma di un arco vuole essere simbolo di accoglienza, senza dimenticare l’innovazione grazie alla tecnologia Nft.

Roma lancia così la sua candidatura a ospitare Expo 2030 dal Padiglione Italia di Expo 2020 Dubai, dove una delegazione guidata dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, insieme al presidente del Comitato promotore Giampiero Massolo, ha portato il messaggio di una città che vede come concetti chiave per ospitare l’esposizione universale la rigenerazione urbana e l’impegno a “costruire nuove relazioni fra i popoli e i territori” in ottica di sostenibilità e innovazione.

“Le quattro ragioni per cui penso che Roma sia il posto più appropriato per tenere un Expo sono storia, verde, innovazione e inclusione”, ha detto il sindaco di Roma, che oggi ha realizzato diversi incontri e visite nei padiglioni per promuovere la candidatura della Capitale. “Immaginiamo Expo non solo come una esposizione temporanea, ma come opportunità di rigenerazione urbana intelligente e sostenibile”. E con questa idea, è “una grande area a Tor Vergata, accanto al campus” dell’università, quella scelta per ospitare l’esposizione universale capitolina.

E “per supervisionare questo ambizioso progetto, abbiamo scelto un rinomato architetto che ringrazio per essersi unito a noi: Carlo Ratti”, ha poi annunciato Gualtieri alla platea del padiglione italiano, che per l’occasione ha visto la partecipazione di 45 commissari dei padiglioni Paese di Expo. Ratti ha illustrato le motivazioni dietro alla scelta di Tor Vergata, mostrando sulla mappa il sito per l’Expo romana che si pone l’obiettivo di “di ospitare 30 milioni di visitatori con 150 Paesi partecipanti in 210 ettari”.

Un progetto che vede il suo potenziale a partire da ciò che già esiste: l’università, tesori archeologici e le costruzioni di Calatrava. Ospitare l’Expo a Tor Vergata sarà poi l’occasione di potenziare le infrastrutture, per le quali Roma e il Lazio riceveranno 8,2 miliardi di investimenti, come ha ricordato il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini intervenendo all’evento.

Secondo uno studio, l’arrivo di Expo a Roma sarà un volano da 46 miliardi di euro per la città e per tutto il Paese. E quello verso Roma 2030 è un percorso per il quale l’amministrazione si aspetta un sostegno importante dal mondo delle aziende e che vede la Capitale pronta a trasformarsi, migliorando “il layout del foro e dei centri archeologici, trasformando Via dei Fori in una zona esclusivamente pedonale e ridisegnando vecchie piazze”, ha detto Gualtieri. E per l’attenzione all’ambiente, “pianifichiamo di piantare un milione di nuovi alberi e stiamo promuovendo lavori per riqualificare il Tevere e il litorale di Roma”.

A chiudere la serata, la presentazione del logo di Roma 2030, ispirato a un arco e con tecnologia Nft. La prima copia è andata a Gualtieri, la seconda sarà consegnata al ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che in un messaggio all’evento ha espresso l’augurio che Roma possa ricevere un ampio sostegno per la sua designazione.

(dell’inviato Stefano Intreccialagli/ANSA).

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