Coronavirus Italia: Rt mai così basso da giugno e intensive sotto la soglia

In un bar di Milano con la mascherina.
Una cliente In un bar di Milano. ANSA/Mourad Balti Touati

ROMA. – Parametri epidemici ancora in discesa in Italia, con l’indice di trasmissibilità Rt che non è mai stato così basso da giugno – fissandosi questa settimana a 0,73 – e le terapie intensive che per la prima volta da dicembre scendono sotto il livello di allerta del 10% di occupazione di posti letto per Covid. Il quadro continua a migliorare e, parallelamente, scendono sotto i 5 milioni gli italiani ancora non vaccinati.

Ma se tutto questo induce all’ottimismo, il ministro della Salute Roberto Speranza invita alla cautela e ad una “intelligente gradualità” nel ridurre le misure poiché il virus, avverte, non scompare. Alla luce dei nuovi dati, sono giunti anche cambi di colore per alcune Regioni: il Friuli Venezia Giulia passa in area gialla dall’arancione, mentre Campania, Lombardia, Veneto e Provincia autonoma di Bolzano passano in area bianca.

I dati del monitoraggio settimanale del ministero della Salute e Istituto superiore di sanità (Iss) segnalano dunque un ulteriore calo delle curve. L’incidenza dei casi di Covid-19 a livello nazionale è infatti scesa a 552 ogni 100.000 abitanti e l’Rt è pari a 0,73, in diminuzione rispetto allo 0,77 della scorsa settimana. Gli ospedali, inoltre, sono sempre meno pieni: il tasso di occupazione in terapia intensiva è all’8,4% e quello in aree mediche a livello nazionale è al 18,5%. L’Rt non era così basso da giugno.

Nel periodo 16 giugno-29 giugno 2021, infatti, l’Rt medio è stato pari a 0,66. Il tasso di occupazione delle intensive – pari a 8,4% nell’ultimo monitoraggio – non era invece così basso dal 16 dicembre, quando aveva raggiunto il valore di 9,6% (successivamente si è mantenuto sempre sopra la soglia di allerta fissata al 10%).

L’incidenza è stata invece più bassa solo nella settimana 17/12/2021 – 23/12/2021, quando è stata pari a 351. Il trend in discesa è confermato, anche oggi, dai dati del bollettino quotidiano del ministero: sono 40.948 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore rispetto ai 46.169 di ieri, mentre le vittime sono 193 (ieri 249). Il tasso di positività è al 9,3%, in lieve calo, e sono 799 i pazienti in terapia intensiva, 40 in meno rispetto a ieri. I ricoverati nei reparti ordinari sono invece 11.706 (-419).

In questo quadro, secondo il bollettino della struttura del commissario Figliuolo, scendono sotto i 5 milioni gli italiani ancora senza alcuna dose di vaccino: sono 4.847.910, e gli over50 non protetti sono 1 milione e 282. Continua ad erodersi, dunque, ma lentamente, lo zoccolo duro dei non vaccinati. La fascia di età dove sono più numerosi i non vaccinati è quella pediatrica (sono 1.615.397).

E scendono sotto il milione le vaccinazioni complessive nell’ultima settimana. Un quadro abbastanza positivo, quindi, ma Speranza invita alla cautela: “Ora che la curva pandemica sta piegando, con gradualità stiamo andando verso una fase ancora più aperta: non confermeremo lo stato di emergenza dopo il 31 marzo, e valuteremo gradualmente come adeguare tutte le altre modalità precauzionali che ci sono alla fase nuova. Dobbiamo guardare con fiducia al futuro ma dobbiamo farlo – afferma – con cautela e intelligenza”.

L’andamento della curva “conferma una decrescita e in tutte le fasce d’età c’è una decrescita dei nuovi casi, anche se con una maggior circolazione del virus nelle fasce più giovani”, ha inoltre rilevato il presidente Iss Silvio Brusaferro, mentre il direttore Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza avverte che “vista l’attuale situazione epidemiologica che vede una tendenza al miglioramento ma un tasso di incidenza che è ancora elevato, è bene rispettare tutte le misure”.

Intanto, stanno per partire, nei prossimi giorni, le prime somministrazioni del vaccino proteico Novavax e nel Lazio nel primo giorno per le prenotazioni ne sono state registrate oltre mille in due ore. Dopo l’attacco all’Ucraina, la Regione Lazio ha inoltre deciso di sospendere la collaborazione con la Russia sul vaccino Sputnik V. La scienza “deve essere al servizio della pace e non della guerra, come ha ricordato il Papa”, ha detto l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato.

(di Manuela Correra/ANSA)

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