Ucraina: a Parigi finale Champions, F1 cancella Gp Sochi

La coppa della Champions League. (ANSA)
La coppa della Champions League. (ANSA)

ROMA. – Dalle parole ai fatti. Non si è fatta attendere la reazione dello sport con il calcio, la Formula 1 e lo sci in prima linea contro l’invasione militare russa in Ucraina.

Scende in campo anche il Comitato olímpico internazionale che oggi ha esortato “tutte le Federazioni Sportive Internazionali a trasferire o annullare i loro evento sportivi attualmente programmati in Russia o Bielorussia” e “dare priorità assoluta alla sicurezza e alla protezione degli atleti”, ribadendo la “ferma condanna per il mancato rispetto della Tregua Olimpica” e chiedendo anche di bandire le bandiere e gli inni dei due paesi.

L’esecutivo Uefa riunito d’urgenza ha deciso di spostare immediatamente a Parigi allo Stade de France la finale di Champions League prevista a San Pietroburgo il prossimo 28 maggio. E si giocheranno in campo neutro tutte le partite di club e nazionali russe e ucraine che gareggiano in competizioni internazionali “fino a nuovo ordine”. Per quanto riguarda il play-off per i Mondiali in Qatar Russia e Polonia in programa il 24 marzo a Mosca la decisione dipende dalla Fifa.

Il comitato esecutivo dell’Uefa ha inoltre deciso di rimanere in attesa di convocare ulteriori riunioni straordinarie, su base regolare ove necessario, per rivalutare la situazione legale e adottare ulteriori decisioni se necessario.

“L’Uefa desidera esprimere il proprio ringraziamento e apprezzamento – sottolinea il massimo organo di governo del calcio continentale – al presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, per il suo sostegno personale e il suo impegno nel trasferire la partita più prestigiosa del calcio europeo per club in Francia in un momento di crisi senza precedenti. Insieme al governo francese, la UEFA sosterrà pienamente gli sforzi per garantire il soccorso ai calciatori e alle loro famiglie in Ucraina che affrontano terribili sofferenze umane, distruzione e sfollamento”.

Decisione quella di spostare la finale Champions definita ”vergognosa” dal Cremlino che dovrà digerire anche l’annuncio della Formula 1, controllata dagli americani di Liberty Media, di non correre il Gran Premio di Sochi il 25 settembre dopo una riunione a Montmelò con i team e la federazione automobilistica internazionale.

“Il campionato di Formula 1 si corre nei paesi di tutto il mondo con l’obiettivo di unire persone e nazioni. Stiamo osservando gli sviluppi in Ucraina con tristezza e shock, sperando in una soluzione rapida e pacifica alla situazione attuale. Giovedì sera di Formula 1, la FIA e le squadre – annuncia il Circus in una nota – hanno discusso della posizione del nostro sport e la conclusione è, valutata e compresa da tutte le parti interessate, che è impossibile tenere il Gran Premio di Russia nelle circostanze attuali”.

Si muove anche il mondo dello sport invernale che con la federazione internazionale di sci cancella tutte le competizioni in programma fino alla fine della stagione in corso. La Fis ha deciso che, “nell’interesse della sicurezza di tutti i partecipanti e per mantenere l’integrità della Coppa del Mondo, tutti gli eventi di Coppa del Mondo in programma in Russia entro la fine della stagione 2021-22 saranno cancellati o spostati in un’altra sede. E non si svolgeranno più a Mosca nemmeno gli Europei di tiro a volo in programma dal 15 al 30 agosto.

E intanto continua la presa di posizione di atleti e la rinuncia agli sponsor da parte dei club come fatto dal Manchester United dopo lo stop a Gazprom di ieri da parte dello Schalke. La società inglese ha annunciato di aver “revocato” il contratto di sponsorizzazione con la compagnia aerea russa Aeroflot.

Dal basket Nba arriva la solidarietà per i cestiti ucraini, mentre nel mondo del tennis l’ultimo appello su Twitter è firmato Elina Svitolina: “Il cuore mi sanguina. Un’altra terrificante notte insonne per la gente in Ucraina. Per favore aiutateci a fermare la guerra!”, ha scritto la 27enne di Odessa, mentre il russo Andrey Rublev dopo la vittoria in semifinale a Dubai ha scritto sull’obiettivo della telecamera “No War please”. Rublev  è uno dei top player che più si è esposto a sostegno della pace, criticando dunque l’iniziativa del suo stesso governo.

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