Riga denuncia: nuove forze russe in Donbass

Carri armati a Rostov. (ANSA)

ROMA.  – É sempre pú muro contro muro tra i protagonisti della crisi ucraina, che rischia di subire una brusca accelerazione nelle prossime ore. Il premier lettone Arturs Krisjanis Karins denuncia la violazione della “sovranità territoriale” di Kiev e avverte che “stando alle informazioni a mia disposizione, Putin sta muovendo forze aggiuntive e carri armati nei territori occupati del Donbass”.

In contemporánea circa 800 soldati della 173/a brigata aviotrasportata Usaf di stanza a Vicenza sono in partenza per la Lettonia, dove saranno dispiegati per rafforzare le capacità difensive dell’alleanza Nato. Questo riposizionamento – spiega una nota del comando Usa – serve a garantire ai nostri alleati e partner il nostro solido impegno nei confronti della Nato a fronte degli eventi in atto”.

Intanto, rispondendo alle accuse di Mosca, il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha sottolineato che il suo Paese non ha piani per ottenere armi nucleari.

Nel confronto tra Mosca e Kiev interviene il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, rispondendo indirettamente alle dichiarazioni di questa mattina del premier ucraino Zelensky che aveva confermato le sue ambizioni di aderire all’Ue e alla Nato. “Ogni Paese è libero di scegliere se entrare o meno nell’Alleanza Atlantica. Non è il caso solo dell’Ucraina e della Georgia, ma anche di Finlandia e Svezia”, ha precisato Stoltenberg, sfumando solo di poco la durezza delle sue affermazioni con il riferimento all’ingresso anche di altri Paesi. E aggiungendo che “La Nato è pronta a qualsiasi azione da mettere in campo”.

Sul piano diplomatico la Germania ha confermato il G7 dei leader in formato digitale che affronterà, tra l’altro, gli sviluppi della crisi. E la Russia continua sulla linea dell’uno contro tutti. Contro il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, accusato di “dichiarazioni non in linea con il suo mandato” per la sua condanna delle azioni unilaterali di Putin.

Contro il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio, accusato dal ministero degli Esteri russo di avere “una strana idea di diplomazia” per la sua affermazione secondo cui non potranno esserci contatti bilaterali con Mosca fino a quando non ci saranno segnali di una de-escalation russa in Ucraina.

Affermazione a cui a stretto giro ha replicato la Farnesina: “Russia? No alle provocazioni, l’Italia è impegnata a trovare soluzioni diplomatiche per scongiurare una guerra”.

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