Tennis: a Dubai Sinner soffre e rimonta, rientro vincente

Jack Sinner in azione. (ANSA)

ROMA. – Nel giorno in cui il presidente del Coni “espelle” il no-vax Novak Djokovic dagli Internazionali d’Italia di Roma (per Malagò, premesso che “bisogna vedere cosa succederà da qui a maggio”, la presenza del serbo sarebbe un “messaggio sbagliatissimo”), a Dubai Jannik Sinner coglie una sofferta vittoria in rimonta, dopo quasi un mese di stop a causa del Covid.

Due ore e mezza di scambi martellanti per sfiancare finalmente la resistenza dello spagnolo (di genitori russi) Alejandro Davidovich Fokina, 22enne, numero 43 del ranking. Se Sinner voleva mettere alla prova il proprio stato di forma, il successo – 6-4, 6-7(6/8), 3-6 – colto al primo turno del torneo ATP 500 negli Emirati Arabi ha detto che la salute è tornata.

Il 20enne altoatesino, che negli ottavi incrocerà lo scozzese Andy Murray, non giocava dai quarti degli Open d’Australia. Un ritorno complicato, a pochi giorni dall’annuncio della separazione dal suo storico coach Riccardo Piatti, per passare nelle mani di Simone Vagnozzi.

Tra i due non c’erano precedenti e un Sinner un po’ arrugginito per oltre un’ora ha patito la solidità dell’avversario, dal tennis non appariscente, ma dotato di un gran servizio ed un rovescio lungolinea molto efficace. Fokina ha martellato su ritmi elevatissimi per un’ora e mezza, costringendo Sinner a pagare ogni punto con rincorse estenuanti.

Ma quando è calato, sia in precisione che in potenza, è emersa la maggiore tecnica dell’italiano. Perso il primo set, Sinner è stato vicino al ko nel secondo, quando Fokina si è portato sul 6-3 nel tie-break, con tre match point a disposizione.

Sul primo il diritto dello spagnolo è finito lungo, il secondo ed il terzo li ha neutralizzati l’altro con un ace ed un rovescio incrociato. Scampato il pericolo e vinto il tie-break, il terzo set non è stato una passeggiata, ma tra il calo di Fokin ed una risposta sempre migliore, Sinner si è portato sul 4-2.

Nell’ottavo game lo spagnolo ha salvato un match-point (5-3), ma infine Jannik ha chiuso il match con un urlo liberatorio.

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